SOUND ON: l’audio branding… fai sentire il tuo brand

Ben tornati!
Rieccoci nel salotto sonoro di Sound On, ormai sarete più che a vostro agio nel chiacchierare di suono e nel considerare il ruolo che questo può avere nella comunicazione di un brand. Oggi, quindi, non dovremo far altro che unire i puntini per dar forma all’immagine o, meglio ancora, alla sinfonia che racchiude in sé tutte le tappe di questo nostro viaggio. Sì, perché dentro al termine Audio Branding possiamo collocare tutte le applicazioni del suono che abbiamo trattato fino ad oggi e, come vedremo, molto altro.

Audio Branding o, se preferite, Sound branding o Sonic Branding sono tutti termini che indicano attività e processi che mirano ad inserire strategicamente il suono nelle dinamiche comunicative di un brand. L’idea è quella di sfruttare altri sensi, oltre alla vista, per dare maggiore profondità e “dimensione” al brand e valorizzare target e momenti altrimenti dormienti. Questo rende il brand più reale e simile a noi, dunque più comunicativo, dato che non siamo dei cartonati bidimensionali stile impiegati fake di Fantozzi, ma esprimiamo chi siamo anche con suoni, odori e contatto. E questo è ciò a cui, probabilmente, dovrebbe ambire anche un brand.

Più sensi vengono coinvolti, non solo l’audio quindi, più il brand può comunicare se stesso senza rischiare di essere percepito come artificioso. Ma se oggi stiamo parlando di suono è perché nell’ecosistema sociale e mediatico questo ha una centralità sempre maggiore, grazie a tecnologie che hanno naturalmente (o strategicamente) puntato sull’audio per supportare l’immagine o per sostituirla quando questa non dovesse essere visibile. Oggi, se ci pensate, siamo praticamente sempre sonicamente connessi e raggiungibili da messaggi sonori, che ci invitano a delle azioni, ci intrattengono, ci supportano nelle nostre ricerche ed attività e ci comunicano la presenza di un brand. E questi sono tutti obiettivi dell’audio branding.
Non stai guardando? Non importa…il brand è servito!

Se pensate che un Audio Logo sia l’Audio Branding vi sbagliate… è solo la punta dell’iceberg.
L’identità sonora di un brand, perché possa essere solida ed immediatamente riconoscibile, fa leva su un corpus sonoro ben strutturato e coerente composto da una brand voice e numerosi adattamenti della brand theme (soundtrack del brand) per potersi inserire fluidamente in ogni contesto comunicativo. Tutto parte dal DNA sonoro del brand, ovvero la sua anima tradotta in suono. Una matrice, per capirci, che viene poi sviluppata ed adattata in vari generi e forme per rappresentare il brand ovunque: negli eventi, nei video aziendali o nelle pubblicità… o nel prodotto stesso. Può radicarsi anche negli spazi e nelle strutture che rappresentano l’azienda, i suoi uffici ad esempio. Una suoneria telefonica può richiamare il brand, anche il suono con cui ti accoglie un’ascensore. Tutto dipende, chiaramente, dalle esigenze del brand e da quanto in profondità questo abbia necessità di andare.

L’equilibrio è importantissimo. Il brand che comunica in modo efficace con il suono è quello che diventa riconoscibile senza mai diventare eccessivamente presente o troppo esplicitamente notabile.

Per raggiungere questo obiettivo serve un brand con le idee chiare ed un’agenzia, o dei professionisti del settore, onesti e competenti. Quando iniziammo a proporre questo approccio spesso dovevamo partire da molto lontano, inquadrando la nostra proposta e motivandola spiegando nel dettaglio come pensavamo che il suono potesse supportare il brand nel rafforzamento della propria identità. Sudavamo ben più di sette camice e, tante volte, a vuoto. Ma oggi la sensibilità su questo tema è molto diversa e in questo momento l’audio branding è, per fortuna e per sfortuna, un trend su cui in tanti si stanno “buttando”. Non è raro vedere le parole “Audio” e “Branding” accoppiate in hashtag molto promettenti ma poco coerenti con i contenuti postati o con le proprie esperienze (ex dj, musicisti, case di produzione etc.).

Quindi, come trovare il partner giusto se intendete far sentire il vostro brand?
Un buon punto di partenza è assicurarvi che i professionisti con cui parlate rappresentino sia una parola che l’altra di quell’hashtag e che, alle capacità tecniche/musicali ed al gusto estetico accompagnino competenze (o figure competenti) nello studio e la comunicazione del brand e nella costruzione di strategie. Il secondo passo, non meno importante, è quello di trovare con loro la giusta sintonia e sapervi, almeno un pò, affidare a loro.

Sito: Evoke The Spectrum 
IG: @evokethespectrum