La Milano Marathon festeggia i 20 anni! L’intervista ad Andrea Trabuio direttore dell’evento

Manca poco al 3 aprile, giorno in cui si svolgerà la 20esima edizione della Telepass Milano Marathon. Aperte ancora per pochi giorni le iscrizioni alla maratona e alla Lenovo Relay Marathon. 

Dopo 19 anni di successo e record mondiali, a Milano torna una delle maratone più famose di tutto il mondo. Sono già aperte le iscrizioni per i tre format riconfermati anche per l’edizione 2022: la Classica 42km (più precisamente 42,195km di lunghezza percorso); la Lenovo Relay Marathon, la staffetta non competitiva, la cui iscrizione può avvenire attraverso una delle 85 ONP ufficiali del Charity Program, contribuendo a raccogliere fondi da destinare a specifiche attività benefiche; e la Levissima School Marathon, la corsa di 3km dedicata ai più piccoli e ai loro accompagnatori.

Come per la passata edizione, anche quest’anno verrà corsa la Lenovo Run Anywhere (format introdotto lo scorso anno), in cui chiunque potrà partecipare alla staffetta senza essere obbligatoriamente sul luogo, naturalmente anche in questo caso possono iscriversi tramite una delle ONP. Grazie alla sua notorietà, la Milano Marathon in questa sua edizione lancia RUN GREEN: il progetto di tutela ambientale volto a compensare l’impatto sul territorio e l’emissione di CO2 prodotto durante la manifestazione. 

Un’iniziativa che si basa sulla messa in campo di attività diverse, sia prima sia dopo la gara, come la raccolta differenziata in collaborazione con AMSA mediante apposite isole ecologiche inserite nelle location scelte per l’evento o il recupero di calzature da running usate durante la tre giorni del Milano Running Festival al MiCo. O azioni post come il progetto No Waste che prevede la donazione in beneficenza di food & beverage non consumato, e le sessioni di plogging per la raccolta di rifiuti mentre si è impegnati a fare jogging o altre attività sportive in outdoor in varie zone.

Ad affiancare RCS Sport & Events nel progetto Run Green, organizzatore della Telepass Milano Marathon, sarà Climate Partner (climatepartner.com). La società tedesca rilascerà, in particolare, una certificazione “carbon neutral” a fronte dell’investimento nel progetto Stopping Ocean Plastic per una quota pari alle emissioni non riducibili. Proprio con Climate Partner, venerdì 1 aprile, nell’ambito del Milano Running Festival – la fiera del running collegata alla maratona che si svolgerà tra giovedì 31 marzo e sabato 2 aprile al MiCo/ Milano Convention Center in City Life – è previsto un workshop dedicato alla sostenibilità dei grandi eventi nelle città moderne in presenza di istituzioni e vari partner. Un momento per approfondire un tema attuale e in linea con una manifestazione internazionale come la maratona meneghina.

Un vero lavoro di squadra che non coinvolge solo l’organizzatore dell’evento, ma tutte le parti in campo, dalle istituzioni ai partner commerciali. Il Comune di Milano, per esempio, cercherà di disincentivare l’utilizzo di auto e veicoli a motore in quella giornata, offendo ai runner partecipanti la possibilità di spostarsi gratuitamente con i mezzi pubblici, in accordo con ATM, per contribuire a diffondere l’aspirazione a una mobilità sostenibile.

Milano Marathon e Lenovo Relay Marathon: come partecipare e percorso

Per potersi iscrivere ad uno dei due format della Milano Marathon è necessario effettuare l’iscrizione tramite il sito ufficiale www.milanomarathon.it, selezionare il format a cui partecipare e seguire tutti i passaggi, in cui verranno richiesti dati personali e utili all’organizzazione e alla registrazione del corridore. Per quanto riguarda la Lenovo Relay Marathon, e la versione Anywhere, non vi è una vera e propria quota fissa per l’iscrizione, poiché si tratta di una donazione ad una delle 85 ONP.

Il percorso, in continuo rinnovo dopo la modifica del 2015 che ha portato il tracciato di gara ad anello, è caratterizzato da una partenza e da un arrivo in pieno centro, nel parco dei Giardini Montanelli, zona Porta Venezia.

Abbiamo fatto due chiacchiere con Andrea Trabuio - Direttore della Milano Marathon e Responsabile Mass Events RCS Sports & Events.

Quest’anno siamo alla XX edizione della Milano Marathon, ricordi la primissima edizione? Quante cose sono cambiate? 

Ricordo bene la prima edizione, anche se non ero direttamente coinvolto nel progetto. All’epoca ero il direttore generale della Venicemarathon, a Venezia, ed ero venuto a Milano solamente per assistere all’evento organizzato da amici. Era dicembre del 2000 e la prima edizione ha visto al via un bel numero di runner. Nei primi anni la gara ha avuto un andamento altalenante per una serie di motivi che non sto qui a spiegare, non era un evento particolarmente amato dai milanesi, anche per il fatto che la cultura del running, del wellbeing era ancora lontana da diventare quella di adesso. 

Ho preso in carico per la prima volta la Milano Marathon a settembre del 2007, dopo che nel 2006 la gara aveva visto solamente 2800 atleti finire la competizione. Per me è stata da subito una sfida, riuscire a far funzionare un evento dalle grandi potenzialità che all’epoca erano certamente inespresse. Come sempre i primi mesi sono stati dedicati allo studio, l’edizione del 2007 si svolgeva ancora a fine novembre, ma dal 2010 ha cominciato a prendere forma la Milano Marathon che poi è cresciuta fino a diventare l’evento che è adesso. 

Nel 2010 la prima edizione della Relay Marathon, con l’introduzione del Charity Program, e qualche anno dopo la School Marathon e poi ancora il Milano Running Festival. Ogni anno abbiamo aggiunto un nuovo elemento, un nuovo tassello, che ha fatto crescere la maratona e portato a correre oltre 40.000 runner ogni anno sulle strade di Milano il primo week end di aprile. 

Andrea Trabuio

Quali sono i tempi di produzione di un evento come la Milano Marathon?

Un evento come questo non ha soluzione di continuità, già prima della chiusura dell’evento si sono definite le linee guida dell’edizione successiva, soprattutto in termini di comunicazione e promozione. Dopodiché nel processo operativo vi sono diverse fasi, che vanno dalla consuntivazione alla stesura del budget; dalla ideazione del progetto grafico e alla produzione dei materiali – es. t-shirt e medaglie – che devono essere ordinate molti mesi prima dell’evento; dalla costruzione del percorso di gara facendo tesoro dell’esperienza vissuta, fino ad arrivare agli ultimi mesi che sono quelli dove la produzione dell’evento raggiunge la massima intensità.


Quanti e quali sono i fornitori che lavorano dietro un’organizzazione così complessa?

I fornitori sono diversi, perché molte sono le aree di intervento, alcune cruciali. Penso ad esempio al fornitore del servizio timing per tutti gli atleti in gara, o al servizio sanitario al quale noi poniamo molta attenzione. Oltre a quelli più “tradizionali”, diciamo così, che riguardano la parte di produzione per gli allestimenti, audio e quant’altro. Se possibile tendiamo a lavorare con fornitori che ci garantiscono continuità e sicurezza, ed in questo processo ci è di aiuto il nostro ufficio acquisti.


In questi ultimi anni con la pandemia, avete riscontrato problematiche e/o complessità? Se si, quali sono state e come le avete risolte?

La maratona è un evento di massa, e quindi come tale è stato molto penalizzato dalla pandemia. L’evento del 2020 è stato cancellato, e nel 2021 abbiamo realizzato una “special edition” della maratona riservata solamente agli atleti élite, ovvero i maratoneti che si “giocano” la vittoria, riuscendo a coinvolgere i più forti atleti al mondo (infatti nel 2021 la Milano Marathon è risultata la maratona più veloce al mondo nella stagione agonistica, con il tempo del vincitore Titus Ekiru di 2h02’57”). Quest’anno stiamo tornando al format originale, con la gara di massa e confidiamo di avere alla partenza un numero di atleti con nell’ultima edizione del 2019. Certamente non è stato semplice, le complessità che abbiamo affrontato sono state e sono molte, dai protocolli covid per la parte agonistica, oltre ai protocolli previsti per il pubblico con tutti i controlli relativi del GPR.


Come immagini la Milano Marathon del futuro? Nuovo percorso, nuovi format…

Credo che la Milano Marathon possa certamente crescere ancora, e diventerà sempre più un contenitore di attività diverse e innovazione. A me personalmente piacerebbe, a prescindere dai risultati agonistici, che diventasse un modello virtuoso per raccogliere fondi e dare messaggi positivi, già adesso siamo il secondo evento in Europa per raccolta fondi e speriamo di non fermarci qui. 

Non so dirti come sarà la sua evoluzione, ma se consideri che da sempre la maratona è la gara di chiusura delle olimpiadi estive e Milano assieme a Cortina è città olimpica fino al 2026, di sicuro ci saranno delle opportunità da cogliere negli anni a venire.