Viaggiamo tra le onde dei boat party, di cui abbiamo già parlato nell’articolo sul Water World Music Festival, che si è svolto il 25 luglio in Sardegna, per raccontarvi quest’altro evento acquatico, stavolta in Sicilia.
Dal 23 al 30 giugno 2021 si è svolto il primo Eolie Music Fest, organizzato da Marea Eventi con la direzione artistica di Samuel Romano dei Subsonica e con il patrocinio del Comune di Lipari.
“Un festival musicale tra terra e mare, un viaggio fuori dal tempo, una nuova esperienza per vivere la musica”.
Un format speciale di “boat festival” che prevede cinque concerti “in acqua” di fronte alle Isole Eolie, gli spettatori sulle barche e un palco-caicco itinerante, che attraversa i golfi di Lipari, Vulcano, Salina e Stromboli. La line-up ha visto protagonista il padrone di casa Samuel con i Subsonica, poi Colapesce-Dimartino, Nu Guinea, Willie Peyote, Negrita, The Winstons, Coma_Cose e Fulminacci.
I concerti e dj-set erano allestiti, appunto, su un caicco itinerante (barca bialbero di origine turca, costruita in legno e lunga 26 metri), diventato per Eolie Music Fest un inedito palco galleggiante. A fare da scenografia, ogni sera, una baia diversa. I partecipanti hanno potuto assistere ai concerti dalle barche private o da quelle messe a disposizione dall’organizzazione, fruendo degli spettacoli da un punto di vista nuovo, nel rispetto delle norme anti-covid, e con un occhio di riguardo importante alla salvaguardia dell’ambiente.
La bellezza di questo festival è stata proprio che non sai mai, fino a qualche minuto prima, se porterai a casa il risultato, ho chiamato gli artisti amici di cui mi fidavo e con cui avevo già collaborato. Ho chiesto loro un favore: quello di aspettare fino all’ultimo, senza aver alcuna certezza di riuscire a realizzare il concerto.
Le parole di Samuel
Un articolo di Rolling Stones ci racconta anche alcuni dettagli e peripezie, qui alcuni passaggi:
Questo festival, senza un coinvolgimento reale degli artisti e delle loro crew, non sarebbe fattibile. Già suonare su una barca dagli spazi ristretti e dall’ondeggiamento continuo mette alla prova voglia e disponibilità. C’è chi fra gli artisti è diventato verde dal mal di mare durante il sound-check (ma poi le pasticche anti-nausea, diventate preziose sull’isola come non mai, hanno risolto ogni problema); c’è chi fra i tecnici – praticamente tutti – ha dovuto lavorare in condizioni difficilissime, poco spazio per muoversi, onde improvvise a farti perdere l’equilibrio mentre sposti un ampli o una tastiera; c’è chi ha dovuto rinunciare a tutto ma proprio tutto degli abituali lussi da hospitality rider (solo birra e patatine, e ottimi cocktail in busta di carta di uno dei partner dell’evento).
Numerosi anche i brand e partner coinvolti in questa impresa di Eolie Music Fest: title partner: Spirito Cocktails, main partner: Cornetto, sustainable partner: North Sails, automotive partner: Mitsubishi Motors, media partner: Il Gusto e La Stampa, radio partner: Radio Studio Centrale. Official Partner: Red Bull, Liberty Lines, official supplier: Acqua Minerale San Benedetto, Difa Cooper, Cantine Colosi, Pasta Garofalo, Sicilia Outlet Village, e molti altri.
Questi boat party o boat festival saranno effettivamente sostenibili nel tempo? Potranno creare nuovi orizzonti e introdurre nuove tipologie di fruizione dei concerti? Anche applicate alla promozione e valorizzazione dei territori.
Articolo in collaborazione con Una Vita in Tour