Un caffè con… Stefano Baccarin – Production Designer

Stefano vive in simbiosi con la musica praticamente da sempre.

Nasce come musicista (batterista) per poi lavorare come agente booking per band rock, punk e hardcore italiane e internazionali, seguendole anche come tour manager.

Lavora con Giorgio Ioan di Lemon and Pepper inizialmente per il tour di Jovanotti del 2008 “Safari tour” come assistente di produzione per poi continuare a seguire Jovanotti per 9 anni. Nello stesso periodo lavora alle produzioni di eventi come l’Heineken Jammin Festival e a concerti di artisti come Police, Madonna, Negramaro, Iron Maiden, Gianna Nannini, Santana, Slayer, Bob Sinclar e molti altri.

Da qualche anno insieme a Ben Tellarini, in collaborazione con Doc Crew, ha aperto una sua realtà: BlackHeels Production.

Mettetevi comodi e buon caffè del martedì!


Fare o non fare non c’è provare.

Yoda di Star Wars

1 – Hai organizzato la logistica di centinaia di palchi e la produzione di moltissimi tour musicali. Cosa ti ha fatto innamorare della musica, ma soprattutto quando, questa passione, ti ha fatto capire che sarebbe diventata parte della tua vita lavorativa?

La musica stessa, l’energia che trasmette quando la si crea o la si suona o la si ascolta! 
Il momento preciso non lo ricordo ma ad un centro momento mi son reso conto che non potevo e non volevo allontanarmi da lei.


2 – Racconta il tuo mestiere a chi non è del settore.

Te lo descrivo a modo mio…

07:00 sveglia
08:00 arrivo in location
09:30 scarico materiali e inizio montaggio
11:30 telefonate e mail
13:00 pausa pranzo
14:00 continua montaggio
15:00 altre telefonate e mail
17:00 arrivo artista e band in location
18:00 soundcheck
19:00 cena
20:00 preparazione palco 
21:00 show time
23:00 inizio smontaggio
02:00 birretta con i colleghi
03:00 a nanna (forse)

E questa è una giornata rilassante…


3 – Come hai vissuto il periodo di stop totale della musica dal vivo e come stai vivendo questa ripartenza?

Indubbiamente è stata dura!
Personalmente all’inizio, non pensando che sarebbe durata cosi a lungo, l’ho presa alla leggera e mi sono goduto queste ferie forzate… poi quando ho messo a fuoco la situazione ho cercato di sfruttare al meglio il periodo cercando di non sprecare tempo. Devo dire che al contrario la ripartenza non è stata dura anzi, sono rimasto sullo start pronto a ripartire e non vedevo l’ora accadesse, finalmente un po di ossigeno!


4 – Hai iniziato come facchino, runner, tour manager e ora, oltre alla produzione, ti dedichi anche allo sviluppo creativo dei progetti. Ai ragazzi che sognano un percorso lavorativo come il tuo, cosa consigli di fare? Quali sono i passi fondamentali per inserirsi nel settore e per crescere?

Sì, ho iniziato come facchino, scalando molti anelli della catena di questo settore, scaff, crew boss, runner, assistente di produzione, stage manager, production manager e ora anche production designer… e non dimentichiamo il musicista! … ahh che bei tempi quelli!!! Ahah

Sicuramente ci sono scuole private per fonici, tecnici luci e video.. che io sappia purtroppo non esistono vere e proprie scuole che insegnino esattamente il mio mestiere se no ci andrei di corsa!!!
Di una cosa comunque son sicuro, che per l’organizzazione ahimè serve gavetta e tanta…

Un consiglio che posso dare?
…di essere sempre onesti, sinceri e rispettosi di ogni persona con cui lavorate! Sicuramente la lealtá è una caratteristica che cerco sempre nelle persone con cui lavoro.
E se vi chiedono di fare qualcosa e non vi va, sorridete e fatela, ve lo assicuro ripaga!!!


5 – Se avessi un super potere, quale sarebbe e come lo utilizzeresti sul tuo lavoro?

Quando ero bambino non volevo volare o essere invisibile per entrate negli spogliatoi delle ragazze… sognavo di avere il potere della persuasione…e ancora oggi non l’ho cambiato.
Si lo so ero un bambino strano e forse anche oggi lo sono… 😉


Credits    
Intervistatore: Sara Fuoco    
Instagram: @sarafuoco    

Intervistato: Stefano Baccarin
Instagram: @stefanobaccarin
LinkedIn: Stefano Baccarin
Sito: www.blackheelsproduction.com

Illustrazione di: Carlotta Egidi   
Instagram: @carlottaegidi89