Un caffè con… Eleonora Chiomento – Content Creator

Eleonora lavora nel settore della comunicazione & marketing per clienti nazionali ed internazionali da più di 10 anni.

Negli ultimi anni ha lavorato per agenzie di comunicazione specializzate in live entertainment e progetti digitali, sviluppando così competenze strategiche cross canale ad alto tasso creativo. Combina idee online ed offline per coinvolgere l’audience in una brand experience completa.

Nata professionalmente in Piano B, specializzata in digital marketing in Adacto, fondatrice della start up WOOP food, oggi lavora in SG Company.

Buon caffè del martedì!


Qualunque cosa pensi, pensa il contrario 

Paul Arden

1 – Quando e come nasce la tua passione per il media marketing e il mondo digitale nel settore degli eventi?

  • Giugno 1983: data della mia nascita
  • 1984: nasce il termine guerrilla marketing
  • 1985: nascita Microsoft Windows
  • Giugno 1992: per il mio compleanno chiedo un computer
  • 1998: ufficializzazione del termine viral marketing nel settore della comunicazione
  • 2000: Nasce Youtube
  • Inizi 2000: si inizia a parlare di Below The Line anche in Italia
  • Settembre 2002: inizio la mia laurea triennale in Sociologia
  • Settembre 2003: inizio a lavorare come Hostess per grandi eventi e fiere
  • Gennaio 2007: completo il Master in Action Marketing e Visual Communication alla NABA
  • Maggio 2007: release della versione italiana di Youtube
  • Giugno 2007: capisco che voglio lavorare nel mondo degli eventi 
  • Settembre 2007: inizio il mio percorso professionale in Piano B come Creative Strategist con focus su progetti di Unconventional Marketing
  • Maggio 2008: esplosione di Facebook in Italia
  • 2008: il Flash mob organizzato nella stazione Grand Central a New York che vede coinvolti 200 attori è stato visto più di 33 milioni di volte su Youtube
  • 2013: inizio ad utilizzare Hootsuite e Talkwalker
  • 2014: mi innamoro follemente dell’analisi dei dati

Non si tratta solo di una passione ma semplicemente sono nata con il cervello sintonizzato così. Il legame tra eventi, amplificazione mediatica e nuove tecnologie è per me nativo.


2 – Hai visto crescere gli eventi sui media e piattaforme digitali. Questo percorso in continua evoluzione come pensi che si svilupperà?

Bella domanda, è il quesito più frequente che mi sono sentita rivolgere durante l’ultimo anno e quello che tutt’ora mi mette più in difficoltà perché questo argomento racchiude così tanti aspetti che è molto difficile sintetizzarli.

Posso dirti quali secondo me sono i pillar dell’unione tra eventi e digitale sui quali si continuerà ad evolvere:

  • Accessibilità: la tecnologia e i media rendono gli eventi sempre più accessibili. Il divertimento sarà quindi quelle di far vivere ai partecipanti aspetti diversi dello stesso evento a seconda della porta d’ingresso scelta.
  • Interazione: i social piuttosto che le nuove tecnologie aumentano le possibilità di essere coinvolti durante un evento ed anche questo aspetto lascia spazio a grandi brainstorming.
  • Spettacolarizzazione: la tecnologia permette di stupire ancora di più.
  • Tracciabilità: grazie al digitale gli eventi sono sempre più tracciabili e questo aumenta il loro valore commerciale.

Poi ti potrei citare termini tipo experential marketing, digital transformation, extended reality wow effect, disruptive approach, etc.. ma la verità è che la vera evoluzione sarà rimettere in contatto le persone dopo 400 (e più giorni) di straordinaria follia.

Abbiamo semplicemente voglia di tornare a vivere, quindi credo che saranno i contenuti a farla da padrone nei prossimi anni.


3 – Cosa ispira il tuo lavoro?

Le persone innanzitutto. 

Perché?
Perché il mio lavoro consiste nello stimolare reazioni nelle persone: da un salto di gioia ad una lacrima di commozione; dalla voglia di imprimere il ricordo di quel momento attraverso una foto, alla necessità di prendersi un momento per riflettere su quello che si è appena visto o vissuto.

Quando ad esempio assisto ad un’azione di performance art certo, la scruto con i miei occhi per trovare ispirazione per un evento o per un branded content, ma allo stesso tempo osservo le persone che mi circondano, cosa staranno provando? Quali emozioni sta generando questo tipo di esibizione?

Una cosa che dico sempre durante i brainstorming è che “bello per me” non è necessariamente “corretto per lo scopo del brief”. È necessario farsi ispirare dai desideri dell’audience per proporre il giusto contenuto ed i corretti touch point di comunicazione.


4 – Hai tenuto lezioni in diversi master sugli “eventi e il digitale”. A fine di una lezione, che consigli dai per motivare i giovani che vogliono intraprendere il tuo stesso percorso lavorativo?

Nutrire il cervello: avere fame di tutto, soprattutto di ciò che è innovativo per prevedere il futuro e conseguentemente presentarsi con delle idee. L’aggiornamento è un lavoro costante perché il settore delle nuove tecnologie e della rete va veloce e di conseguenza è necessario costruire un proprio metodo di apprendimento.

Avere delle orecchie grandi: ascoltare e imparare dagli altri per costruirsi un proprio bagaglio di esperienze e conoscenze. Non vendersi per qualcosa che non si è e non credere di sapere già tutto. L’ascolto è un’arma potentissima per captare le esigenze, anche durante i primi colloqui.

Sporcarsi le mani: provare varie esperienze ed approfondire più aspetti. Le esperienze che più mi hanno aiutato a crescere professionalmente?

  • Fare un’esperienza da producer per capire bene cosa significa proporre un allestimento disruptive
  • Gestire i profili social di un grande brand di moda e dover spiegare alla community il cambiamento (comunicato 5 minuti prima l’inizio dello show) della access policy dello show

Accendere il cuore: fare tutto con il cuore e io su questo sono stata molto fortunata perché ho avuto dei “maestri” con un cuore gigante.


5 – Se avessi un super potere, quale sarebbe e come lo utilizzeresti sul tuo lavoro?

Occhi in grado di vedere l’anima delle persone per osservare le loro emozioni e pensieri, ovvero i loro insights.


Credits   
Intervistatore: Sara Fuoco   
Instagram: @sarafuoco   

Intervistato: Eleonora Chiomento
Instagram: @chioele
LinkedIn: Eleonora Chiomento

Illustrazione di: Carlotta Egidi  
Instagram: @carlottaegidi89