Nuova Intelligenza Collettiva contemporanea per Roma e Palazzo Brancaccio torna al centro della produzione culturale internazionale.
Arte, cinema, musica, editoria, tavole rotonde, bookshop, ristorazione ma soprattutto riqualificazione di spazi storici e impolverati come centri multidisciplinari di cui i cittadini potranno riprenderne la fruizione e viverli quotidianamente.
Conoscevamo Palazzo Brancaccio, avendo partecipato ad alcuni eventi organizzati in questa storica location, e ci eravamo sempre detti che le potenzialità del luogo non potevano rimanere ancorate ai fasti di un tempo. Questo in realtà è un problema tipico di Roma, che è parte delle sue contraddizioni millenarie. Le sue architetture storiche devono fare i conti con una modernità di linguaggio e di immagine, e trovare un compromesso che sappia esaltare entrambi, è la chiave per un progetto vincente.
In questa cornice prenderanno forma anche diverse attività in collaborazione con i partner: lecture, workshop, unplugged, tavole rotonde, presentazioni di libri e riviste. Dopo cinque anni di attività all’interno di Palazzo Cavallerini, dunque Contemporary Cluster decide di ampliare il proprio progetto, noto per la forte identità poliedrica, e si propone di realizzare un polo culturale che occupa gli ambienti dell’ex sede del Museo Nazionale d’arte orientale in tutti i suoi cinque mila metri quadrati.
Il progetto vivrà dell’intelligenza collettiva e di quella che si basa su una cooperazione di una comunità di persone in grado di comunicare tra loro superando i limiti della cognizione individuale. La sua vocazione collettiva, come si evince dal nome, che diventa Contemporary Cluster [Collective Intelligence] è quella di riunire , all’interno di un unico contenitore, svariati output, realtà ed eccellenze nel campo di arti, cultura e ristorazione.
Si tratta di una realtà definitivamente inclusiva, un’iniziativa che ho lanciato grazie al coinvolgimento di tante altre persone che hanno avuto fiducia nel progetto e fiducia in me, È come se avessi creato una filiera, un organismo, un gruppo di intelligenza, appunto. Daremo al pubblico la possibilità di trovare molti modi di fare Cultura all’interno dello stesso luogo.
spiega Giacomo Guidi
Il programma, articolato e multidisciplinare, inaugura il 23 settembre prossimo con il progetto Live Cinema Festival, con una quattro giorni di performance digitali e audio/video, durante i quali il pubblico potrà interagire con suoni e video in maniera totalmente immersiva.
Sempre il 23 settembre prendono il via la Mostra di Maxim Shcherbakov , Designer russo davvero molti interessante, l’esposizione delle foto di Cloro , artista poliedrico, fotografo, Illustratore, incentrate sulla cultura underground; e poi il progetto “Tube” curato dallo studio creativo multidisciplinare Visioni Parallele, un lungo corridoio di 130 metri quadri pensato come una realtà immersiva e multimediale, ”un laboratorio concettuale e visivo in cui poter riflettere, sperimentare e creare nuovi immaginari“.
E ancora, brevemente, nello spazio “Africano”, 400 mq al piano terra, esposizione di giovani artisti curata da Giacomo Guidi che inaugura con “Semina” una mostra della designer Sara Ricciardi che espone 30 sculture ispirate al concetto di “nascita”. Al sesto piano, in contemporanea nello spazio “Apartamento” progettato dall’architetto Giorgia Cerulli, che indaga la dimensione moderna dell’abitare attraverso il dialogo tra il design storico e i migliori brand e designer contemporanei.
All’interno di questo spazio, è previsto un programma di residenza d’artista denominato Cluster Atelier, una stanza-studio destinata ad ospitare artisti che qui lavoreranno per un tempo determinato.
Vasta la platea dei partner che si inseriranno nella programmazione, contribuendo a rendere il “cluster” una realtà che abbraccia i linguaggi del contemporaneo a 360°, con un approccio sperimentale e aperto alla contaminazione: da Numero Cromatico, centro di ricerca e produzione artistica che approfondisce ambiti quali la neuroestetica, le neuroscienze, la letteratura e la comunicazione visiva; a Ginnika, l’agenzia punto di riferimento per la street e urban culture a livello italiano e Drago Publisher, che si occupa di arte, fotografia e cultura urbana. Realtà che trasferiranno, come abbiamo scritto prima, i loro studi all’interno dell’Apartamento contribuendo a generare un polo sempre iper attivo. Altri partner accademici sono la libera accademia fiorentina di belle arti, LABA, la Legacy Academy Of Tattooing con un innovativo approccio alla didattica di settore del mondo del tattoo, Perimetro, la più importante community fotografica italiana che racconta le città attraverso lo sguardo di alcuni tra i fotografi più talentuosi della nostra generazione.
Visionario, contemporaneo, Cluster è il risultato tangibile di relazioni e incontri che si sono sviluppati negli ultimi anni, ma che poi hanno avuto una forte accelerazione durante il periodo Pandemico. Un evento stabile, ma a geometrie aperte e variabili, un connettore di talenti che può diventare un punto di riferimento per Roma.