La visione arcobaleno di Alberto Biasi, in mostra a Roma

Fino al prossimo 20 febbraio 2022, il Museo dell’Ara Pacis a Roma ospita un’antologica dedicata ad Alberto Biasi, maestro dell’Arte programmata, tra i fondatori del Gruppo N di Padova.

L’esposizione, il cui titolo è “tuffo nell’arcobaleno”, presenta 60 opere che coprono un arco temporale dal 1959 al 2014 e quattro ambienti-installazioni (Light PrismsEco e Proiezione di Luci e Ombre, Io sono, tu sei, egli è) che ripercorrono l’opera dell’artista anche nelle sperimentazioni incentrate sull’indagine percettiva.

Giochi di luce, illusioni ottiche tridimensionali, composizioni interattive interagiscono con gli spazi che ospitano l’evento, enfatizzando un costante confronto tra antico e moderno, tra tradizione e innovazione, rendendo al tempo stesso il visitatore un protagonista attivo del percorso espositivo. La mostra è suddivisa in sei sezioni che corrispondono alle differenti tipologie di opere dell’artista: TrameTorsioni, Rilievi Ottico-Dinamici e Politipi, fino agli Assemblaggi e agli Ambienti.

Le “trame” risalgono al 1959 e testimoniano le prime sperimentazioni di Biasi. Si tratta di opere composte da sovrapposizioni di materiali appartenenti alla stessa tipologia, come le garze di cotone, le reti metalliche e le carte forate, impilate e ruotate progressivamente fino a creare costellazioni variabili e progressive. 

Le “torsioni” si concentrano su forme geometriche classiche, come rombi, triangoli e quadrati, e sono realizzate con strisce di plastica bifacciali dai colori quasi sempre contrastanti, combinate in modo da creare effetti percettivi luminosi che variano a seconda del punto di vista

Rilievi Ottico-Dinamici sono configurazioni lineari e luminose collocate su due piani diversi distanziati di pochi centimetri tra loro, ma che sembrano, illusoriamente, poste su un unico livello. 

Politipi sono sperimentazioni che risalgono al1965 e che rientrano sempre nella ricerca ottico-cinetica di Biasi.

Gli Assemblaggi sono stati realizzati da Biasi intorno al 2000. In questo caso l’artista rielabora la tecnica della pittura acrilica dando vita a opere che rappresentano memorie figurali, accompagnate da titolazioni spiritose e sorprendenti.

Per finire gli Ambienti rappresentano una fusione tra lo spazio dell’opera d’arte e quello dello spettatore.

Vademecum
Museo dell’Ara Pacis

Quando e a che ora
Fino al 20 febbraio 2022
Tutti i giorni 9.30-19.30