Amazônia, Salgado al MAXXI di Roma

Amazônia, al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo dal 1° ottobre 2021 al 13 febbraio 2022, unica tappa italiana.

Un’immersione totale nella foresta amazzonica, tra la maestosità della sua vegetazione, la potenza delle montagne, il fragore delle acque, la vita delle popolazioni indigene che la abitano e custodiscono

Sebastiao Salgado, considerato uno tra i più grandi fotografi del nostro tempo, per un lungo periodo si è stabilito nelle popolazioni indigene dell’Amazzonia con l’intenzione di “catturare la ricchezza e la varietà della foresta pluviale amazzonica e i modi di vita” delle tribù che ci vivevano. Il fotografo brasiliano ha spiegato che la mostra è “il frutto di sette anni di lavoro”, con immagini che “testimoniano tutto ciò che resta di questo immenso patrimonio, che rischia di scomparire”.
 Tema quanto mai attuale negli ultimi anni, e in quelli a venire, soprattutto perché la deforestazione in Amazzonia è considerata una delle concause principali relative al cambiamento climatico e all’emergenza ambientale.

Per quanto riguarda le popolazioni indigene, Salgado ha ritratto popoli come gli Awá-guajá, con 450 membri e considerati la tribù più minacciata del pianeta; gli Yawanawá, che hanno ripreso il controllo delle proprie terre e la diffusione della loro cultura, e i Korubo, che non erano in contatto con il mondo esterno fino a una spedizione in cui il fotografo ha preso parte per entrare in contatto con loro nel 2017.
 
Mai come in questo caso, la mostra fotografica può essere considerata l’espressione visiva di un’idea, una rappresentazione pensata per convogliare un punto di vista, e sensibilizzare in maniera emozionale il visitatore della stessa. E per far questo, sin in dal momento della sua ideazione, l’intenzione è stata quella di ricreare un ambiente in cui il visitatore si sentisse avvolto dalla foresta e potesse immergersi sia nella sua vegetazione, che nella quotidianità delle popolazioni native. Oltre alle immagini, poste a diverse altezze e presentate in diversi formati, la mostra si sviluppa in spazi che ricordano le “Ocas”, tipiche abitazioni indigene, in modo tale da ricreare in modo vivido i piccoli e isolati insediamenti umani nel cuore della giungla.


Le sale sono quasi completamente al buio, con la luce puntata soltanto in direzione delle fotografie, le pareti sono grigie scure, le “Ocas”  sono dipinte con ocra rossa. Una traccia audio realizzata appositamente per la mostra da Jean Michel Jarre, e naturalmente ispirata ai suoni autentici della foresta, il fruscio degli alberi, i versi degli animali, il canto degli uccelli o il rumore dell’acqua che cade dalle montagne.
Vengono proiettati contestualmente dei filmati che ritraggono le persone delle comunità indigene che raccontano la propria vita, i loro problemi e le loro usanze.

Due le sale di proiezione, dove sono presentati temi ben distinti: in una è mostrato il paesaggio boschivo, con immagini in sincro con i suoni del poema sinfonico “Erosao” di Heitor Villa – Lobos, mentre nell’altra sono esposti alcuni ritratti di donne e uomini indigeni con sottofondo di una musica appositamente composta dal musicista brasiliano Rodolfo Stroeter. La mostra dunque mette in luce la fragilità di questo ecosistema, mostrando come nelle aree protette, le  comunità indigene, ancestrali custodi dell’ambiente, vivono in territori dove la foresta non ha subito danni quasi.

Affinché la vita e la natura sfugga alla distruzione e alla depredazione, spetta a ogni essere umano sul pianeta svolgere il proprio ruolo nel proteggerla.

sostiene Salgado

Salgado ci invita a vedere, ascoltare e riflettere sulla situazione ecologica e su come le persone stanno affrontando la crisi oggi; come già scritto sopra, la mostra è accompagnata da un palinsesto di incontri che intendono stimolare una riflessione sulle problematiche ambientali, sul cambiamento climatico, e sull’emergenza ambientale.

INFO
DATE: Dal 01 Ottobre 2021 al 13 Febbraio 2022
LUOGO: MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo
INDIRIZZO: Via Guido Reni 4/a - ROMA
ORARI: Mar - Dom 11 - 19 | Lun chiuso