Domenico è CEO di Fandango Club Creators. La Milan Games Week, B Comics, G come Giocare, Plug Mi, Mix&Match, il Salone Franchising Milano sono solo alcuni dei grandi eventi che vengono organizzati dall’agenzia.
Ci ha raccontato il suo percorso lavorativo ricco di importanti esperienze tra Italia ed Estero.
Ecco l’intervista a Domenico! Buon caffè del martedì!
1 -Da Napoli a Milano, fino a New York. Hai collezionato esperienze lavorative stellari, lavorando per grandi brand e importanti aziende e oggi sei CEO di Fandango Club Creators. Quali sono le caratteristiche principali per fare carriera e quanto è importante la passione per raggiungere il successo?
Io più che di successo, parlerei di “soddisfazione”.
È molto difficile considerare la propria vita lavorativa, carriera, di successo, significherebbe quasi considerare concluso il proprio percorso. Preferisco raccontare di un lavoro che mi dona un pezzettino di felicità quotidiana, permettendomi di incontrare tante persone che mi insegnano sempre qualcosa di nuovo. Passione per le persone, curiosità e voglia di considerare importanti le “cose giuste”.
2 – Con Fandango Club create grandi eventi e grandi esperienze. Come si da vita una macchina gigantesca come la Milano Games Week? Come nascono progetti così grandi?
Milan Games Week, Be Comics, Plug MI, Healthytude … sono solo alcuni dei grandi Brand, festival, che Fandango realizza ogni anno. La domanda è tanto semplice quanto difficile trovare un’unica risposta. Proviamo con tre parole chiave. Direi: organizzazione prima di tutto, esperienza nel comprendere le necessità di un’intera industria di riferimento ed infine un instancabile team.
3 – Dopo la pandemia il settore degli eventi sta cambiando. Se dovessi immaginarti gli eventi tra 10/15 anni, cosa vedi?
Vedo un mondo che passa con estrema fluidità tra atomi e bit. Annullando il tempo e qualsiasi limitazione di spazio.
4 – Quali consigli ti senti di dare a chi vuole fare un percorso lavorativo come il tuo?
Cominciate presto!
Non importa se come organizzatore, come partecipante o come fornitore, ma cominciate presto e cercate di capire cosa cerca o ha bisogno ogni singolo partecipante.
5 – Se avessi un super potere, quale sarebbe e come lo utilizzereste nel tuo lavoro?
La “supervelocità”.
Mi piacerebbe poter raggiungere fisicamente ogni luogo in qualsiasi momento in cui c’è bisogno di uno sguardo di intesa, una stretta di mano o semplicemente un abbraccio. Perché il digitale aiuta, ma il nostro mondo è basato sulle persone e sulle sensazioni che sono capaci di trasferire.
Credits
Intervistatore: Sara Fuoco
Instagram: @sarafuoco
Intervistato: Domenico Romano
LinkedIn: Domenico Romano
Instagram: @domenicoromanoista
Illustrazione di: Carlotta Egidi
Instagram: @carlottaegidi89