Quanta emozione allo start di questo attesissimo evento che arriva alla sua 66esima edizione tornando in Italia dopo 31 anni. “The Sound of Beauty”, il Suono della Bellezza, è arrivato puntualissimo alle 21.00 a Torino, al PalaOlimpico, dando il via all’evento non sportivo più seguito al mondo.
La diretta si apre con una fiaba divertente su un inventore italiano che da vita ad una macchina del tempo volante che canta e danza. La storia ricorda un po’ Geppetto e Pinocchio e Leonardo Da Vinci. Il risultato è un cucciolo di drone, che porta nel mondo il suono della bellezza.
Inizia The Sound of Beauty: la musica e la danza si fondano agli elementi dell’aria, dell’acqua, della terra e del fuoco, dando finalmente vita al sole come punto focale del palcoscenico dell’Eurovision.
Finalmente il palco, finalmente le luci, finalmente il pubblico e la musica. È tutto stupendo, dalla bellissima cascata al giardino all’italiana.
Con un omaggio a Pavarotti e la voce di Sherol Dos Santos si accendono i riflettori del PalaOlimpico. Laura Pausini, Alessandro Cattelan e Mika fanno il loro ingresso e salutano il mondo, ci spiegano il regolamento: 17 i paesi in gara ma solo 10 passeranno in finale sabato 14 maggio. Si comincia, il piccolo drone parte e tra una performance e l’altra racconta il nostro Meraviglioso paese con riprese mozzafiato di borghi, montagne, spiagge e città italiane.
È l’albanese Ronela Hajati con la sua “Sekret” la prima concorrente dell’Eurovision Song Contest 2022. L’outfit è discutibile ma la performance è esplosiva ed energica tra getti di fumo e ballerini a petto nudo.
Con un inno alla sostenibilità, i colorati ragazzi della Lettonia incoraggiano al riciclo e a mangiare insalata perché dicono sia sexy e cool.
Uscita dal film The Great Gatsby, Monika Liu canta per la Lituania ed è una delle cinque soliste donne della serata. Sentimental è una ballata intima e sensuale.
È il turno di Marius Bear, il cantante svizzero canta «Boys do cry», una ballata emozionante e sincera. Voce straordinaria e tanti applausi del pubblico.
Per la Slovenia si esibiscono i LPS (acronimo di Last Pizza Slice, l’ultima fetta di pizza…) con il cantante più giovane dell’intera competizione, il frontman diciassettenne. Sono un gruppo di cinque elementi ed il loro stile è molto disco e funk retrò.
Attesissimi i Kalush Orchestra, il gruppo folk/hip hop ucraino che mescola musica tradizionale ucraina con elementi contemporanei e intermezzi rap.
Eccoli! Finalmente sul palco gli amici bulgari che stiamo seguendo da vicino con il diario giornaliero di Andrea Celi, direttore artistico del gruppo. Tra fasci di luce e fiamme, gli Intelligent Music Project suonano la loro “Intention” ed è subito Rock&Roll!
I Paesi Bassi sono in gara con S10 che canta una ballata cupa ma profonda, piace e colpisce.
La Moldova porta la festa all’Eurovision con Zdob şi Zdub e Adavhov Brothers si balla e ci si diverte!
Sul palco la cantautrice Maro, dal Portogallo, che riporta un po’ di serietà sul palco, con una bella voce e un brano pieno di atmosfera, «Saudade, saudade». Lo canta insieme a cinque coriste, messe a cerchio: una scelta semplice ma efficace.
La croata Mia Dimsic gareggia con il brano (quasi tutto in inglese) «Guilty Pleasure».
Altro intermezzo rock con «The show», brano delle danesi Reddi che sfoderano una formazione a quattro tutta al femminile.
Arriviamo al turno dell’Austria con il dj Lum!x in console e la vocalist Pia Maria, racchiusi in un cerchio metallico, sfoderano «Halo», brano dance un po’ fuori tempo massimo.
Le tre sorelle islandesi Systur con la loro «Med Haekkandi Sol» sfoggiano un look fra il country e gli anni 70, lunghi capelli ondulati, rievocano le atmosfere rarefatte della loro isola lontana.
Un viaggio musicale quello di Amanda Georgiadi Tenfjord per la Grecia che inizia con un riverbero intro a cappella per poi liberarsi in un’enorme ballata orchestrale.
L’elettronica dei norvegesi Subwoolfer con «Give that wolf a banana» è accattivante ma non siamo ancora sicuri se a fare colpo sia stato più il look che la canzone.
L’ultima ad esibirsi è la cantante armena Rosa Linn, che abbatte le pareti della sua camera da letto mentre canta la sua ballata country/folk Snap. È un’ottima performance vocale e sicuramente una delle esibizioni di maggior impatto questa serata.
È il momento di spostare i divani e ballere (dice Laura Pausini in abito fuxia). Arriva Dardust, che regala una intensa «Children» di Robert Miles al pianoforte, passa per «Blue» degli Eiffel 65, ed è raggiunto sul palco da Sophie and the Giants mentre Benny Benassi è in console.
Altro ospite sul palco dell’Eurovision, parliamo di Diodato che ha cantato la sua canzone dell’Eurovision in un’Arena di Verona vuota nel maggio 2020. Stasera ha avito l’occasione di cantare Fai Rumore davanti a un PalaOlimpico gremito, in un momento altrettanto potente.
In attesa dei risultati, salgono sul palco due dei «Big Five» per una mini-intervista e una preview del loro brano in vista della finale di sabato: i concorrenti francesi Alvan and Ahez e i nostri Mahmood & Blanco.
Ed ecco finalmente i primi 10 finalisti di Eurovision Song Contest 2022 che saliranno sul palco della finale sabato 14 maggio:
🇨🇭Svizzera / Marius Bear – Boys Do Cry
🇦🇲 Armenia / Rosa Linn – Snap
🇮🇸 Islanda / Systur – Með Hækkandi Sól
🇱🇹 Lituania / Monika Lui – Sentimental
🇵🇹 Portogallo / MARO -Saudade Saudade
🇳🇴 Norvegia / Subwoolfer – Give That Wolf A Banana
🇬🇷 Grecia / Amanda Georgiadi Tenfjord – Die Together
🇺🇦 Ucraina / Kalush Orchestra – Stefania
🇲🇩 Moldova / Zdob și Zdub & Advahov Brothers – Trenulețul
🇳🇱 Olanda / S10 – De Diepte
Tutti pronti per la seconda semifinale!