Un caffè con… Massimo Babini – Head of production

L’intervista di oggi è a Massimo Babini, Head of production in SG Company S.p.A. .

Tanti anni fa una cara amica lo chiama per segnalargli un annuncio di lavoro in Radio Deejay: cercano un assistente per le iniziative speciali. In quel periodo abitava a Torino e svolgeva vari lavoretti. Lo prendono e senza sapere nulla di radio inizia la sua avventura milanese. 

Dopo l’esperienza formativa in Deejay, diventa responsabile delle iniziative speciali di Radio 101 e Rock FM, anni divertenti a contatto con chi fa musica e chi la divulga. Dalla radiofonia, passando velocemente al video, approda agli eventi e ci rimane.

Buon caffè e buona lettura!


Manchester, luogo di nascita della ferrovia, del computer, delle bombe rotanti, nel 1976 le band più eccitanti del mondo apparivano in un piccolo programma di Manchester, il mio programma… sono Tony Wilson 

dal film “24 Hour Party People” di Michael Winterbottom

1 – Tante persone iniziano a lavorare negli eventi “un po’ per caso”. Anche per te è stato così? Quando ti sei avvicinato a questo mondo?

Milano con le sue mille opportunità mi ha regalato una professione e pensa che non avevo programmato nulla, volevo fare il fotografo, la fotografia è una vera passione che coltivo ancora oggi come valvola di sfogo. Ad onore del vero i miei primi eventi risalgono al periodo universitario catanese come TUTTOFARE nei concerti. 
Parliamo di 30 anni fa circa.


2- Hai un passato come Responsabile di Progetti Speciali per grandi eventi nazionali e internazionali, hai vinto molti premi e oggi sei Head of Production della Divisione Eventi di SG Company spa. Hai alle spalle tanti anni di esperienza e tante soddisfazioni. Ma qual è l’evento che porti nel cuore? Quello che non dimenticherai mai?

Nel cuore porto il progetto Punk for Business, l’agenzia di eventi fondata da Tomaso Cavanna, Simona Muti e naturalmente da me. Più che un’agenzia, eravamo una rock band.

Punk for Business è stata l’esperienza più esagerata della mia carriera, non tanto per le singole iniziative, ma per l’atmosfera che si respirava. Probabilmente stavamo sulle balle a molti, ma poco importa, abbiamo provato tutte le emozioni di questo mondo.


3 – Qual è la cosa che più ti piace del tuo lavoro? E la cosa che ti piace meno?

È il mio lavoro, dicono tra i più stressanti del mondo, a volte lo odio e mi dico BASTA, ma tanto poi so che non potrei stargli alla larga per molto tempo, prova ne è questo maledetto ultimo anno e mezzo, mi ha provato molto.

Come nota negativa, diciamo che crea dipendenza e non è un bene. C’è stato un periodo che non avevo una vita sociale e trascuravo gli affetti. NON BENE.


4 – Cosa cerchi nel tuo team? E quali sono le caratteristiche fondamentali per lavorare in produzione con te?

Spirito di gruppo, condivisione, lealtà, e serietà. 
Questo non vuole dire certo un’atmosfera da convento, in Punk per esempio si lavorava ascoltando musica ad alto volume e non mancavano i momenti di puro CAZZEGGIO.

La caratteristica fondamentale per lavorare con me è sicuramente l’ONESTA’.


5 – Se avessi un super potere, quale sarebbe e come lo utilizzeresti sul tuo lavoro?

Non ho mai amato i Supereroi e i loro ridicoli Superpoteri. Mi sembrano degli sfigati.
La produzione è pratica e solo l’esperienza ti evita capitomboli. Questo per dirti che ho commesso tanti errori e sicuramente ne farò altri, come si dice “sbagliando si impara”.


Credits    
Intervistatore: Sara Fuoco    
Instagram: @sarafuoco    

Intervistato: Massimo Babini
Instagram: @Massimobabini

Illustrazione di: Carlotta Egidi   
Instagram: @carlottaegidi89