L’intervista di oggi è a Massimo Babini, Head of production in SG Company S.p.A. .
Tanti anni fa una cara amica lo chiama per segnalargli un annuncio di lavoro in Radio Deejay: cercano un assistente per le iniziative speciali. In quel periodo abitava a Torino e svolgeva vari lavoretti. Lo prendono e senza sapere nulla di radio inizia la sua avventura milanese.
Dopo l’esperienza formativa in Deejay, diventa responsabile delle iniziative speciali di Radio 101 e Rock FM, anni divertenti a contatto con chi fa musica e chi la divulga. Dalla radiofonia, passando velocemente al video, approda agli eventi e ci rimane.
Buon caffè e buona lettura!
1 – Tante persone iniziano a lavorare negli eventi “un po’ per caso”. Anche per te è stato così? Quando ti sei avvicinato a questo mondo?
Milano con le sue mille opportunità mi ha regalato una professione e pensa che non avevo programmato nulla, volevo fare il fotografo, la fotografia è una vera passione che coltivo ancora oggi come valvola di sfogo. Ad onore del vero i miei primi eventi risalgono al periodo universitario catanese come TUTTOFARE nei concerti.
Parliamo di 30 anni fa circa.
2- Hai un passato come Responsabile di Progetti Speciali per grandi eventi nazionali e internazionali, hai vinto molti premi e oggi sei Head of Production della Divisione Eventi di SG Company spa. Hai alle spalle tanti anni di esperienza e tante soddisfazioni. Ma qual è l’evento che porti nel cuore? Quello che non dimenticherai mai?
Nel cuore porto il progetto Punk for Business, l’agenzia di eventi fondata da Tomaso Cavanna, Simona Muti e naturalmente da me. Più che un’agenzia, eravamo una rock band.
Punk for Business è stata l’esperienza più esagerata della mia carriera, non tanto per le singole iniziative, ma per l’atmosfera che si respirava. Probabilmente stavamo sulle balle a molti, ma poco importa, abbiamo provato tutte le emozioni di questo mondo.
3 – Qual è la cosa che più ti piace del tuo lavoro? E la cosa che ti piace meno?
È il mio lavoro, dicono tra i più stressanti del mondo, a volte lo odio e mi dico BASTA, ma tanto poi so che non potrei stargli alla larga per molto tempo, prova ne è questo maledetto ultimo anno e mezzo, mi ha provato molto.
Come nota negativa, diciamo che crea dipendenza e non è un bene. C’è stato un periodo che non avevo una vita sociale e trascuravo gli affetti. NON BENE.
4 – Cosa cerchi nel tuo team? E quali sono le caratteristiche fondamentali per lavorare in produzione con te?
Spirito di gruppo, condivisione, lealtà, e serietà.
Questo non vuole dire certo un’atmosfera da convento, in Punk per esempio si lavorava ascoltando musica ad alto volume e non mancavano i momenti di puro CAZZEGGIO.
La caratteristica fondamentale per lavorare con me è sicuramente l’ONESTA’.
5 – Se avessi un super potere, quale sarebbe e come lo utilizzeresti sul tuo lavoro?
Non ho mai amato i Supereroi e i loro ridicoli Superpoteri. Mi sembrano degli sfigati.
La produzione è pratica e solo l’esperienza ti evita capitomboli. Questo per dirti che ho commesso tanti errori e sicuramente ne farò altri, come si dice “sbagliando si impara”.
Credits Intervistatore: Sara Fuoco Instagram: @sarafuoco Intervistato: Massimo Babini Instagram: @Massimobabini Illustrazione di: Carlotta Egidi Instagram: @carlottaegidi89