Un caffè con… Feliciano (Felix) Musillo – Lighting Designer e Creative Director

Il caffè di oggi lo abbiamo bevuto con Feliciano Musillo, Lighting Designer appassionato di musica elettronica.

Felix inizia la sua avventura lavorativa e professionale come Product Lighting Designer collaborando, durante gli anni del Politecnico, con Danese Milano e Artemide e a seguire con altre aziende come Tecnodelta e Arcluce.

Il richiamo della passione per il mondo della musica, degli eventi e dell’entertainment in generale è troppo forte, tanto da stravolgere tutti i piani preesistenti e decidere di lasciare “il posto fisso” e di fondare con la sua compagna la società ALTRIDEA che proprio nel 2020 (l’anno nero del nostro settore) ha celebrato i 10 anni di attività e che ad oggi controlla due brand: Expect Nothing che si occupa di Lighting e Set Design e Altrimage che si occupa di Comunicazione Visiva, Social e Web.

In questi 10 anni collabora con diverse realtà nazionali ed estere per la progettazione di sistemi di illuminazione per Club, Festival ed Eventi lavorando con molteplici brand dell’intrattenimento tra cui i più importanti: Social Music City, Armani Privè, Amnesia Milano e Tipic Formentera. Ha progettato lighting show per diverse agenzie di Live Communication come Centoeventi, Sg Company, All Communication, Mcm Communication, Spiagames, Italvideo e relativi brand come Jägermeister, Pandora, JTi Ploom, Campari, Ciroc, Google, Terme Milano, Ferrari e molti altri.

Sempre in questi anni ha realizzato diversi show durante eventi corporate, festival ed eventi musicali con numerosi artisti tra i quali Dardust, Ilario Alicante, Loco Dice, Richie Hawtin, Carl Cox, Adam Beyer, El Row, Circoloco e molti altri.

Vi consigliamo un buon sottofondo musicale e un buon caffè!


Se crei un ricordo positivo e duraturo hai reso un evento veramente vincente e indimenticabile

Feliciano (Felix) Musillo

1 – Quali emozioni provi quando parte la musica e un tuo light show inizia?

Disegnando la luce per diversi ambiti e situazioni, le emozioni che provo prima dell’inizio di uno show possono essere diverse ma sicuramente due non possono mancare mai e sono sempre molto contrastanti: un mix di ansia ma allo stesso tempo eccitazione per quello che sta per andare in scena.

Le emozioni cambiano durante lo show e sono molto diverse in base al lavoro che stiamo realizzando. Nel caso di un concerto o un live di musica elettronica questo mix di ansia/eccitazione, a volte micidiale, dura poco per poi lasciare subito spazio alla concentrazione e divertimento puro. Nel caso di uno show reveal di un prodotto che è stato tutto programmato in studio, il mix di emozioni contrastanti iniziale si trasforma in relax nel momento in cui tutte le macchine sono sincronizzate, partono e lavorano come sono state precedentemente programmate ed approvate dal cliente.

Questo momento io lo definisco il “magic moment”, il momento decisivo dove ti giochi tutto e vedi la tua idea, il tuo progetto, prendere forma nella maniera in cui te lo eri immaginato.


2 –  Fra i tanti progetti che hai realizzato quale ti ha dato più soddisfazione a livello creativo e perché?

Io amo tutti i miei progetti altrimenti non sarebbero miei, mi spiego meglio, non realizzo idee e progetti solo perchè è lavoro ma in ognuno ci metto un pezzo di me, della mia storia e del mio vissuto perchè progettare la luce non è un lavoro tecnico (come tanti erroneamente pensano) ma una vera e propria forma d’arte e comunicazione.

Però non preoccuparti, un progetto a cui tengo leggermente di più rispetto ad altri ce l’ho ed è Social Music City, rassegna di grandi eventi di Musica Elettronica.

Probabilmente ci tengo di più perché è il progetto in cui tutte le competenze di designer, lighting designer e creative director hanno trovato compimento e soprattuto perché questo progetto è stato realizzato interamente dal nostro studio e quindi in collaborazione con mia moglie e socia Serena Raso. Insieme ci siamo occupati della Direzione Creativa dell’intero progetto, seguendo poi tutta la parte progettuale e operativa, io per la parte di Lighting e Set Design, mentre lei tutta la parte di  Brand Identity, Graphic Design e Comunicazione.

Un progetto globale dove siamo riusciti a mantenere una coerenza comunicativa a tutti i livelli. Ad esempio avevamo studiato una palette colori che doveva essere rispettata dalla grafica cartacea fino alle palette colori del lighting show, passando per i contenuti della comunicazione digitale, il set design della location e i Visual durante gli eventi.

Tengo molto al progetto SMC anche per l’emozione indescrivibile che si prova a trovarsi nel bel mezzo di 10.000 persone pronte a saltare all’udire di un suono ma anche alla vista di un determinato effetto luminoso che enfatizza il tutto e contribuisce in maniera determinante nella costruzione di un immaginario e di un ricordo positivo dell’evento.

Se crei un ricordo positivo e duraturo hai reso un evento veramente vincente e indimenticabile. 


3 – Quando ricevi un brief, qual’è il tuo iter per sviluppare il progetto e in cosa trovi l’ispirazione?

L’iter creativo dipende sempre dal brief ma anche dal contesto in cui si muove il progetto.

Alcune volte mi occupo solo del Lighting e Show Design e quando è così, vuol dire che sto collaborando con un’agenzia e quindi con un direttore creativo e in questo caso l’ascolto: la compensione dell’idea principale del direttore creativo è fondamentale. Bisogna subito entrare sulla stessa lunghezza d’onda, che non significa diventare dei meri esecutori di un’idea ma di interpretarla, applicarla nel proprio ambito (nel mio caso il Lighting) senza però snaturarla o modificandone il messaggio comunicativo.

Grazie a questo approccio mi sono sempre trovato molto bene con i DC alleviandoli da pensieri e dettagli molto specialistici e tecnici. 

Se invece il brief arriva da un Club, Festival, Artist Management, il discorso diventa sempre più ampio perché prima del progetto lighting bisogna intraprendere un discorso preliminare di direzione creativa.
Qui gli spunti progettuali possono essere i più svariati e quasi sempre diversi mantendo però il focus sempre sul messaggio che si vuole comunicare perchè la luce non è solo tecnica ma è soprattutto un potentissimo mezzo di comunicazione visiva.


4 – Se un ragazzo giovane volesse inseguire la sua passione per la luce e la musica come hai fatto, cosa gli consiglieresti di fare?

Grazie per la domanda perché questo argomento mi sta molto a cuore, anzi, lo definisco cruciale per lo sviluppo della professione del Lighting Designer in Italia.
Soprattutto da noi la figura si è sviluppata nel corso degli anni come una figura tecnica formatasi sul campo, con la pratica e la dedizione quotidiana ma molto spesso senza avere dietro un percorso di studi che secondo me è fondamentale.
La materia è complessa e parte dalle nozioni di fisica della luce, passando per la teoria dei colori e dei bianchi fino ad arrivare ai concetti artistici e comunicativi e senza mai dimenticare tutti gli aspetti tecnico normativi. 

Quindi, per questo motivo, ad un ragazzo giovane che vuole intraprendere la professione consiglierei prima di tutto di studiare e di frequentare o un corso di laurea specialistico in lighting design per lo spettacolo o cinema. Consiglio di frequentare una delle accademie d’arte che hanno aperto un corso o le scuole di cinema di Roma, Milano, l’Aquila, oppure un percorso universitario più classico come quello che ho seguito io al Politecnico di Milano con biennio di specializzazione e tesi finale sulla Luce ed eventuale Master in Lighting Design sempre al Politecnico di Milano. 

Contestualmente con lo studio o subito dopo la Laurea consiglio di viaggiare, andare nei paesi dove la professione del Lighting Designer è sviluppata ai massimi livelli come in UK o USA e una volta lì cercare di fare più esperienze possibili… vanno bene tutte! 


5 – Se avessi un super potere, quale sarebbe e come lo utilizzeresti sul tuo lavoro?

Il super potere che vorrei avere è quello di poter realizzare qualsiasi tipo di idea anche la più velleitaria. 


Credits 
Intervistatore: Sara Fuoco 
Instagram: @sarafuoco 

Intervistato: Feliciano Musillo
Linkedin: Feliciano (Felix) Musillo
Instagram: @expectnothingstudio
Sito web: www.expectnothing.net

Illustrazione di: Carlotta Egidi
Instagram: @carlottaegidi89