Sostenibilità digitale in ufficio: il peso del digitale nelle emissioni

Come visto nell’articolo sugli eventi carbon neutral, quando pensiamo alle emissioni di CO2, siamo propensi a pensare a luci, riscaldamento, maxi schermi o ai numerosi mezzi di trasporto impiegati per raggiungere un evento o una determinata location. Ma c’è un altro fattore da considerare che riguarda chiunque lavori nel settore comunicazione ed eventi e che spesso viene sottovalutato: le emissioni digitali.

Sì, perché anche le attività digitali hanno un impatto sull’ambiente e generano quella che viene definita impronta carbonica digitale. Troppo spesso sottovalutate, a oggi le emissioni digitali rappresentano ben il 4% delle totali e sono destinate ad aumentare.

Soprattutto per chi lavora in ufficio, queste rappresentano una fetta importante delle emissioni prodotte: basti pensare al tempo in cui monitor e computer rimangono attivi durante il giorno. Quando decidiamo di intraprendere un percorso verso la neutralità carbonica, dobbiamo quindi tenere conto anche delle emissioni digitali.  

Ma come si compensano queste emissioni digitali? Esiste una realtà tutta italiana che ha come obiettivo quello di ridurre l’impatto ambientale causato da tutte quelle attività che svolgi dal tuo ufficio e non solo. Si chiama Up2You ed è una startup greentech e B Corp certificata che, con Neutral Company, si occupa di compensare le emissioni delle aziende (anche quelle digitali), andando a sostenere progetti certificati presenti in tutto il mondo.

Quali sono le emissioni digitali che provocano il maggiore impatto sull’ambiente?

Nonostante le attività digitali possano sembrare del tutto sostenibili ai nostri occhi, non è propriamente così. È vero, alcune tecnologie digitali offrono un’opportunità per ridurre il nostro impatto ambientale: vediamo ad esempio le videoconferenze e lo smart working, che hanno diminuito gli spostamenti e quindi l’utilizzo di mezzi di trasporto inquinanti, ma questo è solo un lato della medaglia.

L’altro rappresenta la quantità di energia necessaria per alimentare i nostri dispositivi e i servizi online. I data center, infatti, richiedono moltissima energia per essere raffreddati e trasferire dati. Entrano poi in gioco anche la produzione e lo smaltimento dei dispositivi elettronici, entrambe attività altamente inquinanti.

Ma non è tutto: una delle fonti di inquinamento digitale è il cosiddetto “inquinamento dormiente”. Si tratta dell’energia consumata per conservare l’enorme quantità di dati presente sui dispositivi e online. 

Perché, nonostante il termine “cloud” faccia pensare a una nuvola che nulla ha a che fare con l’impatto ambientale, si tratta in realtà di un’infrastruttura fisica costituita da cavi, computer e router in continuo funzionamento, che consumano quindi enormi quantità di energia.

La quasi totalità di noi lavora in ufficio, ed è proprio lì che si produce la maggior parte delle emissioni digitali. Come abbiamo visto, infatti, l’utilizzo di dispositivi elettronici come computer e cellulari, soprattutto se per un tempo prolungato, contribuisce al consumo di grosse quantità di energia.

Pensa alle attività digitali che svolgi ogni giorno: ricerche in internet, messaggi e mail, allegati di foto e video, materiale grafico, videoconferenze, firme digitali, etc. E spesso le pagine cercate restano aperte sui dispositivi per delle ore, talvolta addirittura per giorni interi. È evidente allora come anche le emissioni digitali abbiano il loro peso e come anche queste debbano essere compensate.

Come diventare carbon neutral con Neutral Company

Neutral Company è il prodotto di Up2You che aiuta le aziende nel percorso verso la neutralità carbonica, dalla fase zero fino alla sua conclusione. Tutto parte dal calcolo delle emissioni, un’analisi necessaria per ideare una strategia di riduzione delle stesse. Si prosegue poi con la compensazione delle emissioni non riducibili, attraverso progetti con certificazione Verra e Gold Standard che sarai tu a scegliere.

L’ultima fase consiste nel comunicare in maniera efficace il lavoro e i risultati raggiunti, in modo da acquisire visibilità e consensi da parte di clienti e stakeholder.


5 consigli per ridurre le tue emissione digitali 

Ecco alcune indicazioni utili per rendere il tuo lavoro in ufficio il meno inquinante possibile.

  1. Ottimizza le tue ricerche online utilizzando parole chiave più specifiche.

La ricerca in internet è un’attività che genera emissioni digitali. Quello che puoi fare per ridurre le emissioni è utilizzare keyword più lunghe e specifiche: in questo modo i risultati sono più precisi e riduci il numero delle tue ricerche. 

  1. Raccogli i siti che visiti più spesso nei preferiti, invece che cercarli ogni volta.

A tutti capita di cercare decine di volte lo stesso sito, magari perché troviamo qualcosa di interessante che poi vogliamo mostrare ai colleghi, oppure perché è qualcosa di utile per il nostro lavoro. Quello che puoi fare è salvare la pagina tra i preferiti: in questo modo non devi cercarla ogni volta, guadagni tempo e produci meno emissioni.

  1. Riduci il peso dei messaggi che invii comprimendo gli allegati delle email.

Foto e video richiedono grosse quantità di energia, sia per essere inviati, che per essere conservati. Gli stessi allegati, se compressi, richiedono meno energia e quindi producono meno emissioni.

  1. Inserisci un link nell’email se può sostituire un allegato.

Un’altra alternativa agli allegati pesanti è quella di utilizzare dei link, dove possibile. In questo modo eviti il consumo di energia e produci meno emissioni.

  1. Riduci il più possibile la tua firma digitale, soprattutto se contiene un’immagine.

Anche la firma digitale posta alla fine di un’email ha un peso e produce emissioni, specie se contiene un’immagine. Riducendola il più possibile puoi ridurre la quantità di emissioni prodotte.


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