5000 persone strette sotto un palco a Barcellona sabato scorso, e non è un sogno.
Siamo in tanti a guardare con occhi pieni di nostalgia e interesse le foto di un esperimento coraggioso che ha avuto il sostegno di diverse parti unite per la sua realizzazione.
Ci siamo chiesti anche noi quanto ci manca per tornare a vivere quelle emozioni anche in Italia.
Oltre alle 5000 persone sotto il palco che si sono messe in gioco, hanno partecipato anche alcune rappresentanze istituzionali, in coordinazione con gli operatori sanitari. Dietro all’evento c’è anche il lavoro di diversi promoters, competitors tra loro in tempi normali, che hanno collaborato unendo le forze. Senza dubbio, ciò che per noi fa la differenza sono la grande unione e collaborazione dietro ad un evento che sabato scorso ha fatto la storia.
Per l’esperimento sono state prese diverse precauzioni, tra cui i test antigenici svolti nello stesso giorno in diverse location e le mascherine FFP2 consegnate all’entrata che nessuno si è tolto durante il concerto. I risultati dei test e gli aggiornamenti sull’evento erano disponibili per tutti tramite un’App. Insomma, l’organizzazione è stata complessa.
Le procedure per la sicurezza sono costate 50mila euro in più rispetto i 200mila iniziali, ma la sensazione di poter tornare a vivere quelle emozioni forti e sentirle sulla pelle sotto un palco è decisamente impagabile.
Avremmo voluto essere tutti presenti lo scorso sabato al concerto dei Love of Lesbian a Barcellona. 5000 persone a Palau Sant Jordi, un palco e tantissimi sorrisi, con l’unica differenza di portare addosso la mascherina. Forse ci abbiamo talmente fatto l’abitudine, che durante il concerto non ci saremmo nemmeno accorti di averla.
I risultati di questo live a Barcellona ci diranno se è possibile proseguire su questa strada per i concerti. Nel precedente live con 500 persone, organizzato a dicembre nella stessa città, i risultati dei test nelle settimane successive al concerto sono stati tutti negativi. Esperimento riuscito.
Un altro live con 1500 persone in Olanda, organizzato lo scorso 20 marzo con la sinergia di operatori musicali e governo olandese, ha dato tutti risultati negativi. Esperimento riuscito.
E in Italia?
Stiamo facendo grandi sforzi anche noi. La sinergia di tutte le diverse parti coinvolte dietro l’organizzazione di un evento è la chiave. Dobbiamo davvero fare squadra, insieme a tutte le realtà del settore, e creare una strada da percorrere per arrivare, passo dopo passo, nel vivo del Live Entertainment.
Per dar vita a qualcosa di coraggioso è necessario guardare tutti nella stessa direzione.
Sono punti di partenza, come lo sarà quest’estate 2021, data importante. Mettete un binocolo e scaldate i motori. Forse saremo ancora seduti e distanziati, ma è possibile che sia davvero l’inizio di un ritorno ai Live.