Ghost Over Bansky a Milano sulla facciata della Stazione Centrale

Vi ricordate che vi avevamo raccontato l’installazione digitale e animata Ghost over Banksy a Venezia, in piena Biennale? È successo di nuovo. Migrant Child di Banksy questa volta è apparso nella notte sulla facciata monumentale della Stazione Centrale di Milano, e lo ha fatto in grande stile.

Pepper’s Ghost, aveva fatto visita all’opera di Banksy nel cuore della notte, a Venezia, in piena Biennale, constatando le condizioni sempre più precarie del muro su cui si staglia una delle sole tre opere italiane dello street artist più celebre del pianeta. La parte di muro dove è impresso Migrant Child è stata così oggetto di una ricognizione sulla salute dell’opera, accanto alla quale è stato esposto con un telo su cui campeggiava la scritta “What you neglect becomes of someone esle!”.

 “Ghost Saves Banksy – dice Anderson Tegon, fondatore e art director di Pepper’s Ghost – è una dichiarazione al mondo della capacità e della forza della Digital Art e del modo in cui noi lo intendiamo sia esso un evento, una mostra immersiva, un’installazione o un’opera di street art. Questo è un progetto che inizia con Ghost Over Banksy e che vuole sensibilizzare ed unire arte fisica e arte immersiva ricordando l’importanza del passato per poterci proiettare verso il futuro. Quando sono tornato a Venezia in Campo Santa Margherita, ho trovato la Migrant Child visibilmente deteriorata ed abbandonata in quello che sembra un inevitabile triste destino. Da qui l’idea di fare qualcosa per salvarla a mio modo e nello stile Pepper’s Ghost. Abbiamo deciso quindi, con quello che è un metaforico “furto”, di rubare l’anima dell’opera per poterla regalare a tutti perché la bellezza della street art, come quella della digital street art, è quella di essere fruibile da tutti contaminando qualsiasi luogo incroci.

Abbiamo scelto Stazione Centrale, uno dei monumenti simbolo della città di Milano, luogo di immigrazione, emigrazione e tristemente anche deportazione durante la Shoah. Il punto di forza delle tecnologie e delle arti immersive è che non hanno alcun limite di luogo, spazio… o Metaverso che sia. Canvas Is Everywhere.”

È iniziato tutto esattamente due mesi fa, con la prima esperienza di Digital Street Art al mondo realizzata da Pepper’s Ghost a Venezia, Ghost over Banksy, con l’iconico stencil di Banksy, Migrant Child, che prese letteralmente vita tramite luci e animazione. Fu una cosa fatta in pieno stile street art: fu un’azione notturna, silenziosa, furtiva, non annunciata. Ma in quanto digital street art, invece, fu un’operazione artistica immersiva che fece rivivere la scena impressa su quella parete veneziana come se fosse un’azione tra magia, colore, realtà e luce.