Formula E a Roma: la produzione raccontata da Silvia Badiali di Filmmaster Events

Dopo lo stop del 2020, Formula E torna a Roma nel 2021 con la settima stagione del campionato.
Le gare si sono svolte lo scorso weekend, con una gara aggiuntiva rispetto al solito, domenica 12 aprile (“Race 4” della stagione), oltre a quella inizialmente prevista sabato 11.

Abbiamo fatto alcune domande a Silvia Badiali, Head of Italian Market di Filmmaster Events, l’agenzia partner dell’avventura di Formula E in Italia fin dal suo debutto, con il primo E-Prix del 2018 a Roma.

Si tratta di un evento di grande impatto: più di 2.500 i lavoratori coinvolti tra personale di sicurezza, fornitori, team locale, giornalisti e fotografi, ufficiali di percorso, addetti antincendio, medici e Protezione Civile. Un evento che richiede una gestione complessa con un circuito cittadino tra i più suggestivi del campionato e una molteplicità di interlocutori, dagli sponsor e fornitori internazionali alla comunità locale dell’EUR.

Silvia era a Roma insieme al suo team e ci ha raccontato com’è andata.


Spiegaci il progetto a livello tecnico. Da quando avete iniziato a lavorare all’evento e di cosa si è occupato il tuo team?

La gestione di un evento come questo richiede mesi e mesi di lavoro. Considera che noi abbiamo iniziato i rapporti con Formula E nel 2017 aggiudicandoci la gara come “Local Operator” per la prima tappa romana dell’E-Prix e da li non ci siamo più fermati. 

È una macchina complessa e molto articolata che impegna Filmmaster Events con un team dedicato di 60 professionisti in grado di gestire, coordinare e supportare uno staff operativo di oltre 2.500 persone.

Il coordinamento di Filmmaster è su tutti i fronti. Dalla direzione tecnica del circuito e delle strutture ed infrastrutture collegate, con la gestione delle gare per le forniture locali, alla comunicazione e promozione delle iniziative legate all’evento e al territorio, al coordinamento delle relazioni con l’ampio panorama di stakeholder coinvolti in un appuntamento di questa tipologia e portata (tra mondo istituzionale, sportivo, aziendale e privato) fino alla gestione dei volontari.

Il tutto gestendo una superficie di evento di oltre 630.000 mq in centro città!

I numeri dell’edizione 2021
630.000 mq totali area interessata dall’evento (30.000 tracciato) 
2.500+ persone coinvolte per la realizzazione dell’evento
10.000 tamponi molecolari totali (stima)
170 volontari per giorno di gara 
500 persone per la sicurezza

Quali sono state le difficoltà più evidenti rispetto alle edizioni precedenti? Quanto hanno impattato, ad esempio, le procedure di sicurezza sanitaria in una macchina organizzativa complessa come è quella di un E-PRIX?

Sicuramente la difficoltà maggiore, in fase di pre-produzione, è stata quella di dover riorganizzare completamente il lavoro in smart-working, tra lockdown e restrizioni. C’è stato un grosso lavoro di Project Management, grazie al quale il team è riuscito comunque ad avere un colloquio ed un confronto costante, anche con l’aiuto di strumenti avanzati di gestione e condivisione del lavoro.

Per il mese di cantiere abbiamo dovuto rivedere e rafforzare tutte le procedure di accredito per l’ingresso dei mezzi e delle persone, con un protocollo messo a punto insieme a Regione Lazio, CTS e Città di Roma che prevedeva per ciascun lavoratore un tampone molecolare ogni 48 ore, da effettuarsi presso un’area appositamente allestita in prossimità del circuito, attiva tutti i giorni per 9 ore al giorno. Solo per darti un’idea, sono stati effettuati circa 10.000 tamponi.


Quanto è mancato il pubblico in un evento che in un momento “normale” conta fino a 30.000 spettatori?

Inutile negare che il pubblico è l’anima di manifestazioni come queste che, in periodi “normali”, vedono affiancare alla parte di competizione sportiva, anche una forte attenzione alla spectator experience; dalle attività di ingaggio sulle tribune, alla parte entertainment in un villaggio che nelle stagioni precedenti aveva un’estensione di oltre 40.000 mq tra area food, progetti start-up, aree espositive ed interattive, laboratori per bambini e che ha intrattenuto gli oltre 35.000 spettatori intervenuti nel giorno di gara. 

L’E-Prix di Roma in questi anni ha sempre avuto la prerogativa di essere un appuntamento per famiglie, non solo per l’appassionato di competizioni in pista, ma anche per tutti coloro che volevano passare una giornata spensierata all’aria aperta.


Cosa si prova a tornare “in pista” e nell’operatività di un evento in un momento così delicato e particolare?

Un mix di orgoglio e speranza.

Orgoglio per avercela fatta e per aver addirittura raddoppiato la sfida, con una seconda gara la domenica oltre alla gara originariamente prevista nella giornata di sabato.

Speranza per tutta la nostra filiera perché è inutile negarlo, il Covid ha imposto al mondo una serie di cambiamenti che costituiranno la nuova normalità; ma una sfida complessa come il Rome E-Prix è la dimostrazione che con un rigoroso protocollo e un project management strutturato – e i professionisti degli eventi sono esperti in questo – è possibile ritornare a lavorare in piena sicurezza.


Credits 
Intervistatore: Sara Fuoco 
Instagram: @sarafuoco 

Intervistato: Silvia Badiali - Head of Italian Market
Linkedin: Filmmaster Events
Instagram: @filmmasterevents
Sito web: www.filmmasterevents.com

Eventaddicted editor: Andrea De Leo