Burberry al Fuorisalone porta il Britishness con un progetto articolato sulla lead generation, brand visibilità e drive to store

Milano ha visto una vera e propria esplosione di britishness durante il Fuorisalone 2024, grazie a un’iniziativa organizzata per Burberry.

Immaginate di passeggiare per le strade di Brera, tra opere d’arte e il fermento della Design Week, e di imbattervi in un angolo di Gran Bretagna. Pareti esterne, interni e persino ogni dettaglio di un chiosco di fronte al Teatro Strehler sono stati trasformati in un vero e proprio omaggio al marchio Burberry. Il British Tea e il Pimm’s Punch, iconici elementi della cultura britannica, sono diventati i protagonisti di questa avventura, portando una ventata di freschezza e tradizione lungo le strade di Milano.

Ma non è finita qui! Questa non è stata solo un’occasione per sfoggiare stile e identità, il brand ha lavorato sulla brand visibility, lead generation e il drive to store. Non si è trattato solo di far vedere la bellezza di Burberry in giro per la città, ma anche di coinvolgere il pubblico e di entrare in contatto diretto. È stato distribuito tè e caffè “to go”, accompagnati da biscottini, per far sentire le persone parte dell’esperienza. Esperienza che proseguiva poi in store con un aperitivo a base di Pimm’s Punch e chips, che ha reso ancora più irresistibile l’idea di fare un salto al negozio Burberry in via Montenapoleone, 12.

Un progetto che, in uno dei momenti dell’anno di massimo fermento per Milano, fa dialogare l’iconico brand con la città al di fuori dello store. Grazie a takeover di questo tipo è possibile dare una nuova forma ad uno spazio nato e progettato per ‘altro’, garantendo attivazioni dall’impatto visivo e, soprattutto, social molto forti.

Le parole di Sarah Fallani, Chief Business Officer di Shibumi Group e Founder di The Fairplay

Insomma, il Fuorisalone 2024 è stato un trionfo di britishness e innovazione, un incontro di tradizione e contemporaneità che ha reso indimenticabile l’esperienza di Burberry a Milano. Tutto questo è stato possibile grazie a The Fairplay, parte integrante di Shibumi Group.