Sono dovuti passare più di 100 anni per rivedere Gustav Klimt a Roma e ora con due grandi eventi espositivi è possibile ammirare uno dei più grandi esponenti della Secessione Viennese.
Un evento espositivo che permette di vedere alcuni suoi capolavori provenienti dal Belvedere Museum di Vienna, da collezioni private e che, attraverso le quali, si possono ripercorrere le tappe della intera parabola dell’Artista, il suo aspetto pubblico e del suo particolare rapporto con l’Italia maturato attraverso i suoi viaggi nel nostro paese.
L’esposizione presenta una selezione di dipinti e sculture, anche di altri artisti e supporta la storia dell’intero movimento secessionista e dell’influsso di Klimt sui nostri pittori e scultori.
Sono infatti circa 200 le opere esposte, tra dipinti, disegni, manifesti d’epoca e sculture di Klimt e degli artisti della sua cerchia. Oltre a opere iconiche come la famosissima “Giuditta I” , “Signora in bianco”, “Amiche I (Le Sorelle)” e “Amalie Zuckerkandl”, è possibile ammirare anche prestiti del tutto eccezionali come “La sposa” della Klimt Foundation e “Ritratto di Signora”, trafugato dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza nel 1997 e recuperato fortunosamente nel 2019.
L’esposizione offrirà al pubblico uno sguardo inedito e particolare sulla vita del grande artista viennese e si propone come scoperta di un “Klimt ritrovato” anche nella sua dimensione più intima e personale, fino ad ora sfuggente, restituendo attraverso opere e documenti lo spessore di una vicenda umana e artistica a un tempo.
Dove: Palazzo Braschi Quando: fino al 27/03/2022 Altre info: museodiroma.it