Mancano ormai pochi giorni alla IX edizione di KAPPA FUTURFESTIVAL 2022, la rassegna dedicata alla musica e arti digitali attesa al Parco Dora di Torino da venerdì 1 a domenica 3 luglio 2022. Sono oltre 55mila le presenze confermate, un pubblico sempre più internazionale che arriverà nel capoluogo piemontese da 96 nazioni diverse.
Quest’anno per la prima volta il format passerà da due a tre giornate di programmazione e ospiterà i quattro palchi come sempre nel più imponente e affascinante parco futuristico italiano: il Parco Dora. Un’enorme area postindustriale così visivamente potente da incantare il pubblico e i djs da tutto il mondo, grazie agli stage immersi in questa sorta di installazione artistica a cielo aperto.
KFF è l’unico format italiano menzionato nella guida “Festivals”, che presenta le 50 migliori rassegne musicali di tutti i tempi, pubblicata da Frances Lincoln e distribuita da Hachette in 50 Paesi, oltre ad essere il solo festival italiano e il 30° al mondo segnalato da DJMag UK, rivista inglese di riferimento della scena club culture internazionale, a fianco di giganti come come Glastonbury, Coachella, Tomorrowland e Sonar.
Tra leggende come Carl Cox, Carl Craig, insieme a nuove trionfatrici della scena techno-house globale come Amelie Lens, Peggy Gou, The Blessed Madonna, Honey Djon, la line up di Kappa FuturFestival include una serie di nomi che racconta lo spessore del festival piemontese, da anni il più importante evento open air nel campo della musica elettronica.
Saranno più di 70 gli artisti che si alterneranno sui QUATTRO PALCHI – Dora stage, Jäger stage, Futur stage e Latz stage (nome che deriva dallo studio di architettura che ha realizzato il progetto di Parco Dora) – allestiti nel Parco, sede storica di Kappa FuturFestival, che si prepara ad accogliere decine di migliaia di appassionati di musica elettronica provenienti da tutto il mondo. Una ricchissima line up con i migliori act a livello globale per proporre un ampio spettro della musica elettronica internazionale, rappresentata in moltissimi dei suoi sottogeneri.
Se alcuni personaggi come la leggenda Carl Cox e le “certezze” Jamie Jones e Martinez Brothers (in un incandescente back to back) sono delle figure ormai abituali per il Festival, e lo stesso dicasi per sonorità più morbide e soulful come nel caso del monumento della musica house Danny Tenaglia o del campione della nuova generazione dj “eclettici” Motor City Drum Ensemble, nell’edizione di quest’anno ci sono nomi nuovi. In primis lo show esclusivo di Diplo: uno dei dj/produttori di maggior successo su scala globale, capace di combinare pop futurista ed underground, sperimentazione e successo, con una popolarità e una capacità di attraversare steccati davvero incredibili. Ma da sottolineare anche la presenza di nomi come Micheal Bibi, Pawsa, Anotr o Dennis Cruz: talenti in fortissima ascesa, a dimostrazione della grande attenzione verso lo scouting sui nuovi protagonisti della club culture.
Una programmazione sempre più sfaccettata che quest’anno accosta nomi affermati della console – tra cui RICARDO VILLALOBOS, SOLOMUN, TALE OF US, JOSEPH CAPRIATI – a act visionari e avanguardisti, come quello di FOUR TET e il collettivo ugandese NYEGE NYEGE. Questi ultimi, per la prima volta in Italia, da anni operano un progetto di ricerca sulla musica tradizionale dell’Africa Orientale contaminandola con elementi di elettronica. Hanno fondato oltre all’omonima etichetta anche il Nyege Nyege Festival, il più grande evento di musica elettronica dell’Africa Orientale che ha attirato l’interesse e la partecipazione di realtà prestigiose come l’emittente britannica NTS e la piattaforma Boiler Room. Grande attenzione alle migliori dj del panorama mondiale fra cui Amelie Lens che dal Belgio sta prendendo d’assalto la scena da quando ha pubblicato il suo solido EP di debutto per l’etichetta italiana Lyase Recordings. Ad alternarsi in console ci saranno Peggy Gou, artista coreana che vive a Berlino quando non suona nei club di tutto il globo, presentando i suoi dj set eclettici. Lo stile sfacciato di Honey Dijon che fonde tutti i generi e affascina con il suo suono versatile. The Blessed Madonna, la prima donna ad essere nominata DJ dell’anno da Mixmag, ottenendo la prestigiosa copertina della rivista. Oltre alla sua eredità musicale, un profondo impegno per la giustizia sociale rimane un punto cardine della sua vita musicale e una parte immensamente importante sia della sua popolarità che del suo lavoro quotidiano. E ancora l’eclettica Chloé Caillet, la produttrice e DJ di Ibiza, nata in Olanda, Chelina Manuhutu; la selector londinese con un suono originale, SYREETA. E ancora TURKANA una forza da non sottovalutare tra le voci più innovative della musica elettronica dell’Uganda; Helena Hauff nota per le sue tracce techno ed electro essenziali che vengono registrate utilizzando apparecchiature rigorosamente analogiche e traggono influenze dall’acid house, dall’EBM e dalla musica industriale. Monika Kruse dj produttrice e capo dell’etichetta di Terminal M. Attiva dal 1991, è una delle vere pioniere della techno europea e si pone come una delle artiste più amate del genere. Paula Tape dj e produttrice di Santiago del Cile, attualmente residente a Milano che mischia i generi nei suoi set mai banali ricchi di groove e anima. Per concludere la dj dal talento indiscutibile SONJA MOONEAR e l’artista multimediale xx_i_s_i_s_xx.
L’ultima edizione della rassegna ha radunato oltre 60.000 appassionati di club culture arrivati da oltre 100 nazioni, affermandosi come uno tra gli eventi musicali con più richiamo internazionale del nostro Paese.