Da più di 15 anni Alessandro è Direttore Artistico o di Produzione di grandi eventi nel settore della musica, sport e spettacolo. Si occupa di tutti gli aspetti artistici a partire dalla creazione, allo studio di fattibilità, alla gestione dell’evento live. L’esperienza nelle Radio nazionali e in grandi eventi sportivi hanno orientato la sua percezione artistica e creativa verso la Sport Production, ambito dell’intrattenimento in cui sport e musica si incontrano.
Oggi, grazie al suo “dream team”, lavora nel mondo della sport production a livello internazionale, occupandosi di grandi manifestazioni sportive come ad esempio il Giro d’Italia.
Si definisce l’uomo del dietro le quinte, il problem solver dai nervi saldi che in 20 anni non ha mai preso un microfono in mano. Umanista dal ragionamento matematico, ama creare emozioni per godere delle emozioni dell’evento.
Preparate un buon caffè, ecco l’intervista di Alessandro!
1 – Hai iniziato il tuo percorso nel mondo degli eventi a soli 19 anni, lavorando come steward. Cosa ti ha inizialmente affascinato di questo settore e cosa ha catturato la tua attenzione?
Mi sono avvicinato al mondo degli eventi un po’ per casualità e fare lo steward non è stata una “rivelazione” o una “folgorazione”, ma più che altro una necessità per pagare l’Università. Si trattava di una situazione win win per un giovane ventenne: lavoravo frequentando le serate e i locali più belli di Milano, mi trovavo sempre in posti molti esclusivi in gradita compagnia, quindi di fatto c’era divertimento e guadagno allo stesso tempo.
Dopo la Laurea mi sono trasferito a fare il Barman a Formentera, perché si sa, tutti hanno il sogno nel cassetto di aprire un chiringuito sulla spiaggia. Poco dopo ero pronto a partire per 1 anno di Master in Interprete Ambientale che prevedeva 6 mesi di permanenza alle Maldive, ma a causa dello tsunami del 2004 è stato tutto annullato. A quel punto la società di eventi Venta Events del Gruppo Ventaglio, che era sponsor del Master della Bicocca, mi ha offerto in cambio 1 anno di lavoro a supporto nei “viaggi incentive” che ospitavano nei loro villaggi in giro per il mondo. Prima destinazione è stato il Fanta Village a Ibiza, un’esperienza indimenticabile dove ho conosciuto il mio mentore Alessandro Spinelli grandissimo direttore di produzione, colui che ha sicuramente contribuito a far nascere la mia passione per questo lavoro: una persona competente, dinamica, entusiasta delle straordinarie occasioni che questo lavoro offre e consapevole delle responsabilità, fatiche e imprevisti che questo lavora comporta.
Successivamente ho seguito sempre per Venta Events l’apertura del Turquoise di Rimini che era un nuovo e rivoluzionario mega-stabilimento balneare dove ho avuto il primo contatto con Radio 105, media partner.
Da qui ho poi cominciato a lavorare per il Gruppo radiofonico Finelco proprietaria di Radio 105, Radio Montecarlo, Rmc2 e Virgin Radio supportando la realizzazione di grandi concerti e tour commerciali. Sono sempre stato un appassionato di musica per cui anche in questo caso ho sentito di “essere nel posto giusto” poiché quello che facevo mi impegnava, divertiva e appassionava.
Con la crisi finanziaria del 2008 e con lo stallo degli eventi, ho avuto il coraggio di staccarmi dal lavoro in Radio, che ormai era diventato troppo d’ufficio e di routine e ho realizzato un altro sogno che avevo nel cassetto e ho aperto un ristorante a Milano Marittima in società con degli amici. È stata una breve parentesi di 2 anni e che mi ha poi riportato – più determinato di prima – nel mondo degli eventi.
Rientrato a Milano ho cominciato a collaborare con RCS Sport, seguendo la Sport Production (ambito d’intrattenimento in cui sport e musica si incontrano) di grandi manifestazioni sportive nazionali ed internazionali come Giro d’Italia, Dubai Tour, Milano Marathon, The Color Run, Preolimpico di Basket, All Star Game, Final Eight ecc.
Dal 2015 collaboro continuativamente anche con RDS 100% Grandi Successi come Direttore di Produzione di Grandi Eventi perché la musica rimane sempre il mio primo amore.
Tra le cose che mi hanno affascinato sin dall’inizio di questo settore è il frutto del tanto e duro lavoro che sta dietro a un evento. Questo non viene ripagato solo dal punto di vista monetario, ma soprattutto dall’emozione e dal divertimento che ciò che si realizza genera nel pubblico. L’idea di trasformare un’emozione inaspettata in un indelebile ricordo non ha prezzo!
2 – Hai vissuto molte esperienze lavorative diverse nella tua carriera. Cosa ti ha spinto a cercare costantemente nuove sfide e come mantieni viva la tua passione per il tuo lavoro?
Sono così di natura, la curiosità e la propensione al cambiamento sono nel mio DNA. Mi stimola la ricerca del nuovo: soluzioni artistiche innovative, utilizzo di nuove tecnologie, contaminazioni inedite tra settori d’intrattenimento diversi come sport, spettacolo, cultura, sociale. Per me, un nuovo progetto non è una “nuova sfida” da superare a dimostrazione di qualcosa, ma una nuova opportunità per immaginare, progettare, produrre e realizzare un evento il cui scopo, a prescindere dai diversi contesti e specificità, è quello di regalare al pubblico un momento di emozione collettiva e diffusa. Sia che si tratti del concerto dei Metallica all’Heineken Jamming Festival o della The Color Run a Milano da 25.000 persone o del Grande Arrivo del Giro d’Italia a Roma ai Fori Romani o del Charing Golf Tour, progetto di beneficienza per l’Istituto Serafico di Assisi, mi dedico ad ogni progetto con la stessa attenzione, concentrandomi sulle emozioni e alla cura dei dettagli che fanno la differenza tra “portare a casa un evento” e rendere l’evento memorabile, impresso nella memoria di chi lo ha vissuto.
Gli eventi emozionano se c’é emozione nel crearli.
Per rispondere a come mantieni viva la passione per il tuo lavoro, forse sono proprio il cambiamento e le novità che la mantengono viva.
3 – Hai una lunga esperienza di lavoro con le radio e hai portato con successo il mondo radiofonico negli eventi sportivi. Qual è stato il progetto di cui sei più orgoglioso e cosa lo ha reso unico o memorabile?
La fusione tra sport, musica e spettacolo è un marchio che appongo su molti progetti da più di 15 anni, quindi potrei citarne più di uno per i quali ho intensi ricordi e soddisfazioni. Ma il più rappresentativo e che mi accompagna da più tempo è la collaborazione artistica per il Giro D’Italia. Ho conosciuto la “grande macchina organizzativa” del Giro d’Italia 16 anni fa lavorando all’Open Village per Radio 105 in qualità di media partner, e l’adrenalina, la velocità e lo spirito di squadra che caratterizzano una grande manifestazione sportiva come il Giro d’Italia, mi sono piaciuti così tanto che non l’ho più mollato! Ogni anno da 16 anni, la Grande Partenza, le Tappe e il Grande Arrivo sono sempre nuovi e originali, sia nei tempi che nei luoghi, Italiani ed internazionali, e ogni anno è stimolante immaginare e realizzare il cerimoniale d’apertura (Team Presentation) e di premiazione con luoghi, spazi e culture che cambiano sullo sfondo. Uno tra i più memorabili rimane il Grande Arrivo a Trieste del Giro d’Italia 2014 in piazza Unità d’Italia, dove col mio Dream Team abbiamo intrattenuto una piazza gremita di persone, sotto un cielo minaccioso, per tutto il pomeriggio fino all’arrivo della corsa. All’arrivo, oltre alle Frecce Tricolore che sfrecciavano sulle nostre teste al suono di “Nessun Dorma!” di Luciano Pavarotti, ci ha ripagati un imprevedibile arcobaleno all’orizzonte dopo un fortissimo temporale che ha fatto da scenografia al concerto live dei Dire Straits al tramonto in Piazza che chiudeva la giornata. Una forte emozione che credo sia rimasta nei ricordi di chiunque presente.
4 – Hai cresciuto e formato diversi giovani che si sono approcciati agli eventi. Qual è il consiglio più importante che hai dato a coloro che hai formato e quali caratteristiche cerchi in una persona che vuoi far crescere nel settore degli eventi?
Il consiglio che do spesso è di divertirsi sempre! È un lavoro faticoso, per il quale è necessario impegno, precisione, capacità di adattamento, collaborazione, improvvisazione e problem solving, ma che regala grandi soddisfazioni ed emozioni. Per questo consiglio di godersi e apprezzare sempre l’eccezionalità dei momenti che il nostro lavoro offre.
Quando ti annoi di quello che stai facendo, significa che non c’è più passione ed è ora di cambiare.
Le caratteristiche che cerco in una persona sono energia, impegno, affidabilità e passione. Non deve mancare la capacità di adattamento, saper dare valore alla fatica e al sacrificio che questo lavoro comporta e una buona dose di pragmaticità e sangue freddo nella gestione degli “ordinari” imprevisti degli eventi live.
5 – Se avessi un super potere, quale sarebbe e come lo utilizzeresti nel tuo lavoro?
Leggere nel pensiero sarebbe molto utile per interpretare rapidamente le aspettative sull’evento, sia da parte dei promotori che dei destinatari. Ma anche l’invisibilità confesso non sarebbe male, sia per non essere disturbato in determinati momenti che per poter godere dell’evento tra il pubblico!
Credits
Intervistatore: Sara Fuoco
Instagram: @sarafuoco
LinkedIn: Sara Fuoco
Intervistato:
LinkedIn: @alessandropesenti
Illustrazione di: Carlotta Egidi
Instagram: @carlottaegidi89