Il racconto di Una, Nessuna, Centomila: migliaia di voci sconfiggono il silenzio

È trascorsa una settimana da quando abbiamo assistito a uno degli eventi più attesi degli ultimi due anni e ancora sembra incredibile che le sette madrine della serata abbiano potuto cantare davanti a quasi 100.000 persone. Forse è già stato detto tutto a riguardo ma, tra un commento e una recensione, oggi vogliamo raccontavi come è stato tornare a cantare, respirare e vivere la musica dal vivo.

Il silenzio è stato spezzato. La felicità di riunirsi per una causa tanto importante ha superato la paura e la diffidenza che da due anni fanno sprofondare i grandi eventi nel silenzio. Con Una, Nessuna, Centomila possiamo dire di esserci lasciati ufficialmente questo silenzio alle spalle e se fino a pochi mesi fa un’affluenza del genere sarebbe stata considerata impossibile, oggi è realtà. Parliamo di sogni e nuovi traguardi da festeggiare. Parliamo di musica, solidarietà, condivisione, coraggio e determinazione. E per farlo, è meglio cominciare dall’inizio di questa incredibile giornata.

100.000 volte NO ALLA VIOLENZA!

L’RCF Arena ha visto esibirsi sul palco sette artiste, donne e amiche, per un grande evento benefico e di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne.
A distanza di oltre dieci anni dal grande successo di Amiche per l’Abruzzo, Fiorella Mannoia, Elisa, Giorgia, Gianna Nannini e Laura Pausini, questa volta insieme ad Emma e Alessandra Amoroso (presente nel 2009 solo tra le artiste del pomeriggio), si sono riunite di nuovo davanti ad oltre 96.000 persone per Una, Nessuna, Centomila, un concerto organizzato e prodotto da Friends&Partners e Riserva Rossa. L’evento non solo ha permesso di raccogliere fondi per organizzazioni e strutture che ogni giorno supportano e aiutano le vittime di violenza, ma ha contribuito a sensibilizzare il grande pubblico su tematiche come la violenza di genere e la violenza domestica grazie anche al supporto e alla condivisione del palco con artisti, amici e colleghi uomini.

RCF ARENA. Inaugurato il nuovo tempio emiliano della musica.

Il concerto evento ha infiammato – letteralmente se pensiamo alle temperature del pomeriggio – la nuova RCF Arena di Campovolo, inaugurata pochi giorni prima da Luciano Ligabue per festeggiare i suoi 30 anni di carriera, e ci ha catapultati in una ritrovata normalità. Siamo tornati alle lunghe file sotto il sole, all’attesa nei parcheggi o in coda per il bar; le corse verso la transenna e la voglia di essere innaffiati con gli idranti dai pompieri per sopportare il sole cocente e la fatica delle ore trascorse in piedi. Uno sforzo che è stato spazzato via non appena i primi tecnici sono comparsi sul palco per assicurarsi che tutto fosse pronto per iniziare.

Un’organizzazione impeccabile ha permesso a tutti i presenti di godersi lo spettacolo senza pensieri. All’arrivo le auto sono state deviate lungo le vie adiacenti all’aeroporto in modo da garantire un accesso scorrevole ai parcheggi; le aree di sosta sono state ampliate e oltre 300 pullman hanno consentito l’arrivo di buona parte degli spettatori. Lungo tutto il viale che conduce alla RCF Arena è stato possibile noleggiare alcuni monopattini per aggirare la fatica del percorso sotto il sole e tutti i controlli si sono svolti in tempi record. Una volta ottenuto il braccialetto relativo al proprio settore è stato inoltre possibile uscire e rientrare senza ripetere la coda, consentendo così alle persone “accampate” nell’arena di avere accesso a tutti i servizi presenti all’esterno. La nuova RCF Arena – la cui inaugurazione è stata ritardata a causa della pandemia – presenta inoltre una pendenza costante del 5% che aumenta la visibilità in maniera consistente: anche dagli ultimi settori il pubblico oggi può godersi lo spettacolo senza dover ricorrere solo ai maxi schermi che, ad ogni modo, sono ben visibili da ogni angolazione.

E una volta entrati? Musica!

Ore 19.30. Il palco si illumina per dare inizio a una delle serate più ricche di sempre.
Prime a salire sul palco le radio con Radio Bruno e poi, a seguire, tra un artista e l’altra, Radio 2, Radio 101, Radio Kiss Kiss, Radio 105, RDS e, a notte inoltrata per presentare Laura Pausini, Radio Italia.
Il contributo delle radio è fondamentale per la buona riuscita della serata: le presentatici insieme ai colleghi deejay intrattengono il pubblico con i grandi classici della musica italiana e internazionale, lasciando ai professionisti il tempo di allestire il palco tra un’esibizione e l’altra.

Tutti i presenti ballano e cantano canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana come Albachiara e Rewind del rocker emiliano, Urlando Contro il Cielo, Rumore… fino ad arrivare a brani internazionali tra cui The Rhythm of the Night, Freed from Desire, We Will Rock You, I Wanna Dance with Somebody, Girls Just Wanna Have Fun e tantissimi altri.

Fiorella e Emma salutano il sole su Campovolo.

Prima artista a salire sul palco è Fiorella Mannoia. Con l’eleganza e la raffinatezza che da sempre la contraddistinguono, Fiorella canta alcuni dei suoi brani più famosi come Quello che le donne non dicono che, come sottolinea lei stessa, “non può mai essere saltata”, soprattutto durante un evento come questo.
É poi la volta di Generale di Francesco De Gregori e Vieni a Ballare in Puglia condivise con Caparezza. Inutile dire che quest’ultimo brano si è sentito ben oltre i confini dell’arena.

Mentre il sole ancora illumina l’intera area è il turno di Emma, visibilmente emozionata, che ha scelto di condividere il suo momento con Brunori Sas sulle note di Luci Blu e La Verità.
Come da consuetudine, la cantante non si è trattenuta dall’esprimersi in maniera chiara e concisa: “Dobbiamo trovare l’empatia, il rispetto per il prossimo e dobbiamo smettere di rompere i coglioni”, ha urlato dal palco prima di proseguire con alcuni dei suoi brani più famosi tra cui Amami, L’Amore Non Mi Basta e Io Sono Bella, scritta per lei niente meno che da Vasco Rossi.

Non sono ovviamente mancati gli imprevisti: la cantante si è vista costretta a fermarsi durante Ogni Volta è Così per permettere alla sicurezza di soccorrere due persone in difficoltà, probabilmente a causa del troppo caldo. Una circostanza che si è ripetuta più volte nel corso della serata durante le esibizioni di quasi tutte le artiste che hanno prontamente provveduto a facilitare l’intervento dei ragazzi della Croce Rossa.
Verso la fine, il sole tramonta sull’arena di Campovolo regalando al pubblico uno dei tramonti più belli che potessero desiderare e lasciando spazio all’artista successiva, Alessandra Amoroso.

Alessandra Amoroso e Giorgia, un tocco di eleganza e internazionalità.

Abito elegante e occhi lucidi, Alessandra fa il suo ingresso sulle note di Immobile per poi proseguire con altri sette brani dal significato perfetto per la serata – in particolare Stupida, Estranei a partire da ieri e Comunque Andare. Sul palco con Alessandra abbiamo assistito a uno dei momenti più emozionanti della serata: il duetto con Diodato. Fai Rumore, brano che ha vinto Sanremo ad inizio 2020, ha finalmente incontrato il grande pubblico, e che pubblico!

Prima di salutare e passare alla prossima artista, non può certo mancare Vivere a Colori, una delle hit estive per eccellenza che la cantante salentina ha lasciato quasi interamente alle voci del pubblico.
Che dire? Alessandra ha dimostrato non solo di meritarsi tutto l’affetto delle persone ma anche di essere prontissima per il suo primo concerto a San Siro il 13 Luglio.

La metà della serata è vicina e sul palco arriva Giorgia con i Sottotono. Oltre al celebre brano Mastroianni, il duetto più apprezzato dal pubblico è sicuramente Turn Your Lights Down Low di Bob Marley. Giorgia ha scelto di dare un taglio leggermente più internazionale alle sue esibizioni, accostando brani celebri come Gocce di Memoria e Il Mio Giorno Migliore a successi internazionali del calibro di Don’t Stop the Music.
Il pubblico come previsto non ha rinunciato a E Poi, costringendo la cantante a un leggero fuori programma durante il quale è stato concesso un piccolo estratto cappella.

Elisa e Gianna Nannini, da “Gli ostacoli del cuore” a “Fotoromanza”.

Cambio strumenti e via con Elisa che ripropone sul palco di Campovolo parte dello spettacolo itinerante che quest’estate porterà in giro per l’Italia. L’atmosfera è perfetta per cantare e suonare Non avere Paura in compagnia di Tommaso Paradiso ma l’ovazione più forte da parte del pubblico arriva sulle prime note de Gli ostacoli del cuore. Del resto, nel tempio sacro di Luciano Ligabue non può andare diversamente.

Con Elisa sul palco non c’è un solo momento di respiro. Luce, No Hero, Litoranea, A modo tuo… Una nota dopo l’altra, il tempo vola e presto la cantante saluta il pubblico rinnovando il suo messaggio di solidarietà a favore delle donne, dell’ambiente e di uno stile di vita più sostenibile.

“Questa è una giornata che non si dimenticherà facilmente” e non possiamo certo darle torto.

A due ore dalla fine, Gianna Nannini consacra la serata con il suo stile rock: da Fotoromanza a Bello e Impossibile, fino ad arrivare al duetto con Coez sulle note di Motivo e Come nelle Canzoni. Non può poi mancare Sei nell’anima, brano iconico che i più attenti ricorderanno in versione duetto con Laura Pausini durante la serata di Amiche per l’Abruzzo; ed è proprio alla collega romagnola che Gianna passa il testimone dopo aver chiuso il suo show con un’altra personale opera d’arte, Meravigliosa Creatura.

Laura Pausini: lo spettacolo nel concerto

É quasi l’una di notte e se con Emma abbiamo assistito al tramonto, con Laura Pausini tutti vorrebbero arrivare all’alba. I preparativi per lo show di Laura sono visibilmente più lunghi rispetto a quelli previsti per le colleghe ma la spiegazione non tarda ad arrivare: il suo è uno spettacolo nel concerto. Sul palco compaiono decine di ballerini, musicisti e nuovi elementi scenografici. Le luci si moltiplicano e gli schermi mostrano contributi grafici, audio e video realizzati ad hoc per ogni singolo quadro.

Laura apre con Invece No, un brano – storicamente dedicato alla nonna della cantante – capace di assumere oggi una valenza e un significato diverso. Seguono poi grandi successi come Resta in Ascolto, Come Se Non Fosse Stato Mai Amore, Frasi a Metà… fino ad arrivare all’ultimo singolo, Scatola.
I maxischermi mostrano videomessaggi di alcuni artisti uomini che si vogliono unire al grido di “BASTA ALLA VIOLENZA”: Luca Argentero, Roberto Bolle e Alessandro Cattelan. Subito dopo sul palco arriva Eros Ramazzotti con cui Laura ride e scherza, mostrando un’amicizia di lunga data, e insieme al pubblico cantano Più Bella Cosa Non C’è.

Prima di salutare, Laura si siede al pianoforte – rosso fuoco per l’occasione – e ripropone, in un’atmosfera intima e potente, il brano candidato agli Oscar, Io Sì (Seen) accompagnato da grafiche che ne riprendono parte del testo. E quando tutto sembra volgere al termine, l’arena si illumina nuovamente sulle note di Simili: 96.000 cuori rimbombano sotto il cielo di Campovolo.

You’ve Got a Friend: la vittoria di sette grandi amiche.

Mentre alcuni – inspiegabilmente – iniziano a lasciare l’Arena di Campovolo tutte le artiste tornano sul palco per chiudere insieme questa incredibile serata durata quasi sette ore. Il brano scelto per il gran finale è stato You’ve Got a Friend di Carole King, un brano che racchiude solidarietà, fratellanza, condivisione e supporto: un perfetto riassunto della magia che abbiamo vissuto stasera.

Questo concerto non potrà risolvere il problema, ma farà rumore. Sarà una forte cassa di risonanza. Se anche riusciamo a sensibilizzare una o cento donne che hanno paura di denunciare, avremo già vinto!

Laura Pausini

E se è vero che questo concerto è stato definito “Unico ed Irripetibile”, solo chi c’era può capire fino in fondo quanto un evento di questa portata possa riempire menti e cuori. Senza dubbio è stato unico ma speriamo vivamente che non sia davvero irripetibile!

Un po’ di numeri...

7 Artiste, Donne, Amiche. 

7 Artisti, Uomini, Amici.

7 Radio Partner

Quasi 7 ore di musica 

Oltre 50 musicisti

Oltre 96.000 spettatori

200.000€ donati al centro antiviolenza “Casa di Accoglienza delle Donne Maltrattate” e alla Fondazione Pangea Onlus

2 milioni di euro per sostenere sette centri anti violenza sulle donne.