Mogo, il nuovo bar-ristorante che fonde musica hi-fi e food d’autore

Un design curatissimo, un impianto audio da intenditori e una cucina che parla giapponese ma senza cliché. Tra i nuovi indirizzi da segnare in città c’è Mogo, bar hi-fi e ristorante nato nel cuore del quartiere Isola, in un’ex area industriale in via Bernina 1C, zona Scalo Farini, dove un tempo c’era la birreria torinese Edit.

Il progetto porta la firma di due realtà creative milanesi che hanno già fatto parlare di sé: il festival Polifonic, tra i più seguiti in Italia e all’estero, e Burro Studio, agenzia di comunicazione con un forte DNA musicale. L’idea era semplice, ma ambiziosa: creare un luogo fluido, capace di trasformarsi durante la giornata, e che mettesse al centro l’esperienza sonora quanto quella gastronomica.

Mogo è un listening bar ispirato ai jazz kissa giapponesi, quei locali in cui si ascolta musica di qualità sorseggiando un drink, con il massimo rispetto per il suono. La differenza? L’estetica è decisamente più contemporanea, con un’identità industrial e sofisticata curata da Giorgia Longoni Studio. 400 mq, 99 coperti, una palette che gioca con il verde bosco e i toni naturali, tappeti di Andrea Corvino alle pareti e una consolle che domina lo spazio. Durante il giorno il locale è luminoso e rilassato, la sera si fa più intimo, pronto a ospitare dj set e performance dal vivo. C’è anche una terrazza esterna che verrà attivata per eventi privati. Il concept si estende anche alla proposta food & drink, curata dallo chef Yoji Tokuyoshi, già noto a Milano per i progetti Bentoteca, Katsusanderia e Pan. Accanto a lui, la socia Alice Yamada. Insieme hanno immaginato una cucina guidata dai valori giapponesi di autenticità, qualità ed eccellenza, ma riletta in chiave moderna e accessibile, con piatti da condividere che accompagnano l’ospite dall’aperitivo fino a tarda sera. “È sbagliato definirlo un ristorante giapponese, ma l’influenza si sente” racconta Yamada.

Non mancano i menù business lunch nei giorni feriali e il brunch del weekend, pensati per valorizzare ogni momento della giornata. E poi cocktail ben studiati, una drink list che cambia in base alla stagione e una selezione musicale curata direttamente dal team, che inviterà periodicamente selector e dj per animare le serate tra jazz, elettronica e contaminazioni.