Margaret Bourke-White, una tra le figure più rappresentative ed emblematiche del fotogiornalismo, merita la mostra retrospettiva che documenta attraverso oltre cento immagini la visione e la vita controcorrente della fotografa statunitense.
Tra le prime donne ad occupare un ruolo di rispetto nell’ informazione attraverso l’immagine, Margaret Bourke-White ha esplorato ogni aspetto della fotografia: dalle prime immagini dedicate al mondo dell’industria e ai progetti “corporate”, fino ai grandi reportage per le testate più importanti come Fortune e Life.
Oggi si chiamerebbe reporter di guerra, perché attraverso le cronache visive del secondo conflitto mondiale, ai celebri ritratti di Stalin prima e poi di Gandhi, dal Sud Africa dell’apartheid, all’America dei conflitti razziali fino al brivido delle visioni aeree del continente americano, Margaret Bourke-White ha saputo riportare pezzi di storia del secolo scorso all’attenzione del grande pubblico.
Oltre 100 immagini, provenienti dall’archivio Life di New York e divise in 11 gruppi tematici che, in una visione cronologica, rintracciano il filo del suo personale percorso esistenziale e mostrano la sua capacità visionaria e insieme narrativa, in grado di comporre “storie” fotografiche di profonda ispirazione ed impatto emotivo.
L’esposizione è organizzata in undici sezioni ben distinte, per conoscere le quali vi rimandiamo a questo link.
L’evento è accompagnato da storie di fotografe e di immagini: ciclo di incontri e di approfondimenti aperti al pubblico intorno ai temi della fotografia e dell’identità femminile.
La mostra è visitabile fino al 27 febbraio 2022
Museo di Roma in Trastevere