I nostri momenti preferiti e quelli meno della Cerimonia di Apertura delle Olimpiadi di Parigi

La cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi, svoltasi venerdì sera, è stata un evento che ha segnato la storia dei Giochi Olimpici. Coreografie, grandi artisti come Lady Gaga e Céline Dion, e gli atleti che sventolavano le bandiere sui battelli sulla Senna sono stati i protagonisti di una serata che non dimenticheremo presto. Con una durata di circa quattro ore, è stata la prima cerimonia nella storia dei Giochi Olimpici a svolgersi fuori da uno stadio, utilizzando la Senna come palcoscenico principale.

Nonostante la pioggia, che ha costretto centinaia di migliaia di spettatori a coprirsi con poncho e ombrelli, l’evento ha mantenuto un’atmosfera di festa. Imbarcazioni di diverse dimensioni, trasportando atleti e delegazioni di 206 paesi, hanno sfilato lungo il fiume. In totale, 85 imbarcazioni hanno trasportato 6.800 atleti verso la Torre Eiffel. La cerimonia è iniziata alle 19.30, con una parata fluviale ed esibizioni artistiche che hanno attraversato il cuore di Parigi fino al Trocadero. Come da tradizione, la prima delegazione a passare è stata quella della Grecia, mentre l’ultima è stata quella della Francia, paese ospitante. Nel mezzo, le delegazioni sono passate in ordine alfabetico, in alcuni casi condividendo lo spazio su grosse barche su cui gli atleti si affacciavano sventolando le proprie bandiere nazionali.

Abbiamo seguito attentamente la cerimonia e abbiamo stilato un elenco di quelli che sono stati i nostri momenti preferiti e quelli migliorabili della serata.

Momenti preferiti

  • Fuochi d’artificio e bandiera francese sulla Senna: uno spettacolo di fuochi d’artificio di colore bianco, rosso e blu, hanno illuminato il ponte di Austerlitz, punto di partenza dell’evento inaugurale delle Olimpiadi parigine. Molto bella la fotografia e il contesto.
  • Danza per Notre-Dame: impattante la scenografia e il gruppo di ballerini che, muovendosi al ritmo di un martello, hanno voluto simboleggiare i lavori della ricostruzione di Notre-Dame, danneggiata dall’incendio del 2019.
  • I contenuti video: l’integrazione dei racconti video sulla storia e sull’arte Francese hanno dato un tocco culturale ed elegante alla cerimonia, riempiendo vuoti e passaggi tra un momento e l’altro.
  • Les Miserables e Maria Antonietta: un omaggio spettacolare alla storia francese, con un’esibizione coreografica di grande impatto visivo.
  • Sketch sulla torcia olimpica: momenti divertenti e affascinanti che hanno raccontato il percorso del misterioso teodoforo verso il braciere olimpico. Abbiamo apprezzato le immagini per le strade e sui tetti di Parigi.
  • Pianoforte infuocato: su una Senna notturna, la cantautrice Juliette Armanet, accompagnata dalla pianista Sofiane Pamart, ha regalato un momento di grande intensità, reso ancora più romantico dalla pioggia che cadeva ininterrotta dal cielo.
  • Il cavallo meccanico: una cavallerizza, Floriane Issert, della Gendarmeria Nazionale, e il suo cavallo meccanico hanno cavalcato la Senna. Sicuramente un momento molto intenso e scenografico.
  • Lo spettacolo di luci e la Torre Eiffel: lo spettacolo di luci è stato bellissimo e forse la pioggia lo ha reso ancora più impressionante.
  • Céline Dion: la performance della celebre cantante ha regalato emozioni forti e momenti di alta intensità musicale. Meravigliosa, sulla Tour Eiffel mentre canta l’Inno all’amore di Édith Piaf.
  • Accensione braciere: forse il momento più emozionante della serata. La mongolfiera con la fiamma olimpica accesa si è levata nel cielo di Parigi sotto la pioggia battente, regalando al pubblico uno spettacolo indimenticabile.

Quelli migliorabili

  • Lady Gaga: l’artista tanto attesa e forse non necessaria, ha cantato una cover di Mon truc en plumes di Zizi Jeanmaire, un iconico brano francese. Ci immaginavamo più show, più ballerini e ancora più scenografia. A nostro avviso, canzone troppo lunga con un’esibizione sotto tono rispetto al suo potenziale.
  • Can-can: l’esibizione di can-can meritava di più, scarsa coordinazione e dettagli trascurati, si poteva fare sicuramente di meglio.
  • Sfilata delegazioni: lunga e monotona, rispetto a tutto il resto è stata poco impattante e troppo poco centrale rispetto all’intero spettacolo.
  • Porta bandiere invisibili: i porta bandiere sono passati quasi totalmente inosservati, poca importanza a un momento tradizionalmente significativo.
  • Sfilata/dj set: il mix sfilata e dj set ha smosso parecchie critiche, troppo lungo e forse evitabile.
  • Punti di ripresa limitati: si potevano prevedere più telecamere e più punti di ripresa per rendere più ingaggiante la maggior parte dei momenti della Cerimonia.
  • Bandiera olimpica al contrario: un errore significativo nel finale con l’apprendimento della bandiera olimpica con i 5 cerchi al contrario. Ai colleghi della produzione consigliamo più attenzione ai dettagli!

La cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi è stata sicuramente un evento con alti e bassi. Da un lato, ha offerto momenti di grande spettacolarità e innovazione, dall’altro, ha sofferto di tempi lunghi e di alcuni dettagli migliorabili. Nonostante la pioggia e le criticità, si è trattato di un evento memorabile, un mix di tradizione e innovazione, spettacolo e riflessione: Parigi 2024 ha offerto al mondo una celebrazione senza precedenti, destinata a rimanere nella memoria collettiva dei Giochi Olimpici. La città delle luci, con il suo fascino eterno e la sua capacità di reinventarsi, ha dimostrato di essere un palcoscenico perfetto per i più grandi eventi globali.