Un evento – ora più che mai – è movimento. Progettazione, creatività e tecnologia sono le caratteristiche alla base delle grandi produzioni. Un evento è un insieme di azioni che generano reazioni, spinte propulsive volte al cambiamento.
E nel movimento è contenuta la chiave di tutto: il nostro procedere smuove il contesto in cui agiamo e questo a sua volta muove noi verso nuove direzioni e quest’anno, le sfide alle quali ci siamo affacciati, ci hanno portato davvero ovunque!
Gli eventi in presenza stanno ripartendo. E mentre tutto incede cautamente e con fiducia, con puntualità tornano gli eventi istituzionali, quelli immancabili. Quelli che pensavamo avrebbero resistito a tutto, come il più prestigioso degli eventi, il Summit del G20, che tuttavia lo scorso anno si è tenuto in modalità virtuale. Ma nell’anno della ripresa, quando il mondo intero fa i conti con l’impatto della pandemia, la Presidenza Italiana del G20 ha portato nuova luce sull’Italia che, impossibilitata per un lungo periodo ad accogliere turisti, si è aperta con generosità alle TV mondiali, lasciando raccontare le riunioni ministeriali e gli eventi speciali che l’hanno popolata. Tutto per giungere all’appuntamento finale, il Vertice dei Capi di Stato e di Governo, che il 30 e 31 ottobre si terrà a Roma.
Insieme ad omaggiare il mondo della sua bellezza, l’Italia sta dando prova di prontezza nel rispondere alle necessità dell’anno in cui, tra alti e bassi, si continua a gestire il Covid-19 e ancor più grande la prova di capacità organizzativa, data coordinando le risposte alle grandi sfide globali che si sono sviluppate sui tre pilastri “Persone, Pianeta e Prosperità”.
E se, con la vittoria del G20, Triumph Group International in RTI con Ega e Studio 80, porta il Mondo a Roma, lasciando che questo apprezzi l’Italia, è con l’EXPO Dubai 2020, che Triumph in RTI con Ega e Beyond Limits, varca ogni confine fisico e fa in modo che sia l’Italia stessa a presentarsi al Mondo e ai suoi curiosi visitatori, raccontando, in un percorso di rimandi, icone, suoni ed emozioni, le sue più peculiari bellezze.
Il «Times» definisce il Padiglione Italia “uno dei dieci buoni motivi per visitare l’Expo di Dubai”. E le code per entrare a visitarlo, non lasciano pensare diversamente. Gli organizzatori dell’Esposizione Universale hanno infatti poi dichiarato che, già nel suo primo giorno di apertura, il Padiglione Italia è stato tra i più visitati di Expo.
L’internazionalizzazione del “sistema Italia” ricalca lo stesso processo di internazionalizzazione che Triumph, in scala minore, porta avanti da anni, convinta che sia l’unica via per celebrare le grandezze del nostro Paese e per agire lasciando davvero un’impronta positiva. Internazionalizzare, più concretamente, si intende come apertura, apertura dei propri processi e delle proprie dinamiche a quelle di altre culture, di altri ambiti, aprirsi e rimodellarsi dall’interno, mantenendo l’anima che ci caratterizza, ma per progettare con nuove consapevolezze.
Gli eventi facilitano l’internazionalizzazione di una realtà territoriale, come anche lavorativa, e questo soprattutto grazie alla loro natura mutevole e porosa, capace di assorbire, spesso – per necessità – anche molto velocemente, gli elementi idonei al cambiamento, al superamento, al raggiungimento della migliore versione di sé stessi. Ed è proprio nel campo degli eventi, che l’internazionalizzazione, permette una crescita trasversale: a livello territoriale si ha un grande impatto turistico, basti pensare che l’occasione di un evento permette di avvicinarsi, non solo come partecipanti, ma anche come turisti, a posti, località, territori di vario genere e attrattiva.
Dunque è chiaro che un meccanismo del genere metta in azione una catena del valore economico, sociale e professionale unica per ogni evento e per ogni realtà organizzativa che si trasforma e ne cattura i sapori.