In controtendenza rispetto allo scorso Festival di Cannes, quello di Venezia, che inizierà il prossimo 1° settembre, ha scelto di ripartire nel segno delle grandi Produzioni, senza rinunciare per questo ai film d’autore e alla grande rappresentanza mondiale.
Con una resilienza che da speranza, la Mostra del Cinema di Venezia non si arrende alla anormalità del periodo storico e, anzi, punta al tavolo del Casinò con un programma assolutamente ambizioso, pur nel rispetto delle norme di sicurezza previste per il contenimento [dimezzamento dei posti a sedere in sala al controllo degli accessi, dalla prenotazione obbligatoria per accedere nel micro-cosmo del Lido].
Venezia scintillante dunque, e hollywoodiana, piena di stelle [e di green pass].
Moltissimi attori e personaggi di grossa fama, ne citiamo di seguito alcuni giusto per rendere l’idea: Jamie Lee Curtis, che sarà premiata anche con il Leone alla carriera; Ben Affleck , Matt Damon, Penelope Cruz, Javier Bardem, Jacqueline Bisset, Gerard Depardieu e altri forse meno noti al grande pubblico ma non certo meno importanti.
Tra questi anche Maggie Gyllenhaal, la poliedrica Kristen Stewart, Jane Champion, Kirsten Dunst, Anya Taylor-Joy, Isabelle Huppert ed Elisabeth Moss tutte attesissime al consueto attracco privato dell’Hotel Excelsior, passaggio glamour di rito per tutte le star al Lido.
Veniamo, però, ai film.
Ad aprire Venezia sarà Madres Paralelas di Pedro Almodóvar, che torna in concorso al Lido a 33 anni dall’ultima volta; a seguire troviamo l’attesissimo The Power of the Dog di Jane Campion, la prima donna a vincere la Palma d’Oro nella storia di Cannes. Sundown di Michel Franco con Tim Roth e Charlotte Gainsbourg e, soprattutto, Spencer, il nuovo film di Pablo Larraín con Kristen Stewart nel ruolo di Lady Diana. Il film, racconterà del weekend che portò la principessa a decidere di divorziare dal principe Carlo.
Grande attesa anche per Last Night in Soho di Edgar Wright, che vedrà la «regina degli scacchi» Anya Taylor-Joy cimentarsi con il musical; The Lost Daughter, il primo film alla regia dell’attrice Maggie Gyllenhaal – che quest’anno era tra i giurati di Cannes – con Olivia Colman, Dakota Johnson e Alba Rohrwacher.
Tra gli altri titoli, A plein temps di Eric Gravel; Inu-Oh, unico film d’animazione della Mostra, del giapponese Yuasa Masaaki, e Les Promesses di Thomad Kruithof con Isabelle Huppert; e ancora Scenes from a marriage, miniserie di HBO di Hagai Levi ispirata all’omonimo film di Ingmar Bergman con Jessica Chastain e Oscar Isaac nei ruoli che furono di Liv Ullmann e Erland Josephson.
Tra gli italiani, grandi titoli : È stata la mano di dio, America latina, il film di Damiano e Fabio D’Innocenzo che vedrà Elio Germano come assoluto protagonista; Qui rido io, di Mario Martone con Tony Servillo; Il buco, di Michelangelo Frammentino con Nicola Lanza; Freaks Out, l’opera seconda di Gabriele Mainetti che è rimasta in sospeso per un anno e che si prospetta come un lavoro ambiziosissimo, ricco di effetti speciali e con un cast composto da Claudio Santamaria, Pietro Castellitto, e Giorgio Tirabassi. La scuola cattolica di Stefano Mordini, tratto dal romanzo vincitore del Premio Strega di Albinati (nel cast Valeria Golino e Riccardo Scamarcio), La ragazza che ha volato di Wilma Labate – la sceneggiatura è scritta dai fratelli D’Innocenzo – e al curioso Le 7 giornate di Bergamo di Simona Ventura.
Infine Il bambino nascosto di Roberto Andò con Silvio Orlando nel ruolo di un professore di musica che stringe un’insolita amicizia con un’adolescente in fuga. Orlando sarà presente anche in Ariaferma di Leonardo Di Costanzo, film girato in un vero carcere sardo che racconterà il rapporto tra il capo guardie carcerarie interpretato da Toni Servillo e, appunto, un carcerato con il volto di Orlando.
Chiudiamo con Atlantide di Yuri Ancarani, girato a Venezia, dedicato ai giovani lagunari e il documentario Ezio Bosso – Le cose che restano di Giorgio Verdelli ; infine grande curiosità anche per Il paradiso del pavone di Laura Bispuri, alla sua prima volta a Venezia
Abbiamo sicuramente dimenticato qualche nome o qualche produzione, e ce ne scusiamo, ma di certo è un grande programma per una grande Mostra del Cinema!