18 anni di Just People. Vi raccontiamo la storia di Antonio Ferrara e della sua agenzia

Ci sono storie che parlano di eventi, e altre che raccontano le persone che li rendono possibili. Quella di Just People è una di queste. Diciotto anni fa, quando il mondo degli eventi cominciava a muoversi con nuove energie, Antonio ha deciso di costruire qualcosa che andasse oltre la semplice fornitura di servizi: un network di persone, affidabili, capaci di dare supporto concreto a chi organizza. Dal personale alla logistica, fino alla gestione dei progetti più complessi, l’obiettivo era uno solo: esserci, sempre, con competenza e spirito di squadra.

Da allora, Just People è cresciuta passo dopo passo, attraversando centinaia di progetti e un settore in continua trasformazione. Ha saputo cambiare pelle, restando fedele alla sua natura più autentica: quella di un’agenzia fatta di relazioni, di fiducia e di volti che, nel tempo, sono diventati una squadra. Oggi conta un team numeroso, esperienze diverse che si intrecciano, nuove generazioni che portano idee fresche e una visione che guarda avanti.

Con Antonio, che l’ha fondata e la guida ancora oggi, abbiamo ripercorso i momenti che hanno segnato la storia di Just People, lo stile che la distingue e le sfide che l’aspettano.


Le origini e i passaggi chiave

Ciao Antonio, riportiamoci all’inizio della storia: com’è nata Just People e che momento era, nel mondo degli eventi, quando hai deciso di fondarla?
Just People nasce nel 2007, ma la sua vera storia inizia qualche anno prima, quando ho imparato cosa significa costruire relazioni vere. Prima come imprenditore nell’animazione turistica, poi lavorando nel mondo horeca per una multinazionale americana del settore alcolici, ho capito che un evento non è mai solo un’idea creativa o una strategia di marketing: è un incontro tra persone. Quando ho deciso di tornare a fare impresa, ho voluto unire la mia esperienza professionale con la mia visione: creare eventi dove le persone non siano comparse, ma protagoniste. All’inizio eravamo una piccola realtà che traduceva i messaggi dei brand con le persone giuste, lavorando spesso come staffing per altre agenzie. È stata la nostra gavetta, preziosa e concreta. Ma mi accorgevo sempre di più che l’ultimo miglio di un evento, quello dove il brand incontra davvero il pubblico, era spesso trascurato. E lì ho deciso che saremmo stati diversi: che avremmo portato empatia, attenzione, professionalità e quella energia che nasce solo quando credi davvero in ciò che fai.

Just People è nata così: da un’idea semplice, quasi istintiva. Mettere le persone al centro. Sempre!

Ripensando al percorso, quali passaggi o cambiamenti hanno davvero segnato la crescita dell’agenzia?
Ci sono momenti che cambiano tutto, che segnano davvero una svolta. Per noi, il primo grande passo è arrivato nel 2011, quando ho deciso di smettere di essere solo un fornitore e iniziare a parlare direttamente con le aziende. È stato allora che Just People ha cominciato a trasformarsi da realtà operativa a un’agenzia con una visione chiara e ambiziosa: abbiamo creato un reparto creativo, una logistica proprietaria e costruito un team solido di project manager. La vera consacrazione è arrivata nel 2014 con il tour di Aperol Spritz: la nostra prima grande gara vinta e il progetto con cui abbiamo dimostrato, per la prima volta, di saper costruire tutto — dall’idea all’ultima luce spenta. È stato un segnale forte: eravamo pronti a crescere.

Un altro passaggio che porto nel cuore è il progetto Alleanza Assicurazioni 120X120: 120 eventi in contemporanea, in 120 piazze, con 120 bambini per piazza. Un’impresa logistica e umana enorme, ma soprattutto un momento in cui abbiamo toccato con mano la potenza dell’energia collettiva. Poi c’è stato il progetto per Grand Seiko durante la Design Week: un’esperienza immersiva che ci ha portato a vincere un premio ai BEA e, ancora di più, ci ha proiettati su un palcoscenico internazionale, aprendo nuove prospettive e ambizioni.

E infine c’è l’oggi: festeggiamo 18 anni. Una nuova soglia, una nuova sfida. Dopo essere diventati un punto di riferimento per le aziende nel mondo B2C, abbiamo deciso di portare il nostro DNA anche nel mondo B2B con la nascita di Just People BCOMM. È l’inizio di un nuovo capitolo: quello in cui non ci limitiamo a fare eventi, ma a lasciare un segno ancora più profondo.

C’è stato un progetto o un evento che, nel bene o nel male, ha cambiato il vostro modo di lavorare?
Senza dubbio, l’evento celebrativo per Alleanza Assicurazioni è stato un momento che ci ha cambiato profondamente. La sua complessità organizzativa era enorme — tanto da essere premiato al BEA — e ci ha fatto capire che possiamo affrontare anche le sfide più ambiziose. Quel progetto ci ha insegnato a lavorare come una squadra capace di trasformare ogni sfida in un risultato concreto.


Identità e tratti distintivi

Cosa pensi vi distingua nel modo di fare questo mestiere?
Ciò che davvero ci distingue è la componente umana. La centralità delle persone è sempre stata il cuore di ogni progetto. Il nostro team, fatto di talenti appassionati, è la vera forza dietro ogni esperienza che realizziamo. Che sia B2C o B2B, abbiamo due anime ma una sola visione: creare eventi in cui l’energia delle persone si accende, le emozioni diventano concrete e lasciano un’impronta duratura.


Se dovessi descrivere la cultura interna e il vostro stile di lavoro, da cosa partiresti?
Se dovessi descrivere la nostra cultura interna, partirei da una cosa semplice: non ci arrendiamo mai. Dalla ricezione del brief fino all’ultimo dettaglio di un progetto, ogni soluzione che troviamo è al servizio della creatività, per non perdere mai l’emozione che vogliamo generare. E lo facciamo in un clima sereno, gioviale e collaborativo: un ambiente che valorizza le persone e che inevitabilmente si riflette nei progetti, trasmettendo energia e passione a chiunque vi prenda parte.


Le persone e la crescita interna

Siete diventati una struttura di 40 persone: come si è trasformato il gruppo nel tempo?
Il gruppo è cresciuto molto negli anni, con un naturale ricambio.. Alcune persone sono ormai diventate storiche: veri pilastri dell’agenzia senza i quali la nostra crescita non sarebbe stata possibile. Allo stesso tempo, grazie all’aumento continuo dei progetti, abbiamo potuto accogliere nuovi talenti, persone che oggi portano energie fresche e professionalità diverse che arricchiscono ulteriormente la squadra. È questo equilibrio tra esperienza consolidata e nuove competenze che rende l’agenzia completa e pronta a ogni sfida.


Che tipo di scambio c’è tra chi è in agenzia da anni e chi è appena arrivato?
Chi arriva in Just People, spesso dopo poche settimane si sente già parte dell’agenzia, come se fosse qui da mesi. I tanti giovani talenti, con una forte componente under 30, sono entusiasti di apprendere dai colleghi più esperti e allo stesso tempo portano idee fresche e una carica di energia che contamina positivamente tutto l’ufficio. È uno scambio continuo.


Clienti e relazioni

Cosa rende, secondo te, il rapporto con i clienti duraturo o significativo?
Il lavorare con e non lavorare per… sedersi al tavolo con il cliente e non eseguire solamente quello che vuole, esserci sempre e diventare il suo punto di riferimento. Il nostro lavoro con i clienti  è fatto di tante fasi, di momenti vissuti insieme, e farlo in un clima sereno, con good vibes, aiuta davvero a consolidare i rapporti. Si torna sempre dove ci si è sentiti bene anche questa è una lezione che porto direttamente dall’esperienza da animatore.


Quali sono le sfide che sentite più vive oggi nel vostro lavoro quotidiano?
Oggi le sfide più vive per noi sono due. La prima è educare i clienti al rispetto e alla valorizzazione del tempo, il vero valore intangibile delle agenzie: far capire che il lavoro creativo, ogni rework, ogni fase di un progetto ha un valore reale. La seconda è interna: stimolare e curare il benessere delle persone in azienda, perché è fondamentale per far crescere i talenti e trattenere chi fa davvero la differenza. In un settore come il nostro, oggi prendersi cura del team è tanto importante quanto creare eventi straordinari.


Oggi e domani

Raggiungere i 18 anni è un traguardo importante: cosa rappresenta per te questo passaggio?
E’ un momento molto emozionante, anche perché coincide con il diciottesimo compleanno delle mie figlie. Mi permette di fermarmi un attimo, guardare indietro con gratitudine per ciò che ho ricevuto e con fierezza per quello che ho costruito. Ma subito dopo lo sguardo va avanti: ci sono ancora tantissime cose da fare, progetti da creare e persone da incontrare.


Se guardi avanti, quali direzioni o trasformazioni ti immagini per l’agenzia e per il settore?
Credo che il settore degli eventi stia andando verso un modello in cui esperienza e relazione diventano il vero prodotto, più ancora di spettacolo o logistica. Le aziende cercano non solo che un evento accada, ma che crei connessioni profonde, emozioni reali e valore tangibile. In questo scenario, le agenzie indipendenti come Just People, capaci di personalizzazione e agilità, giocheranno un ruolo centrale, perché sono in grado di creare relazioni autentiche, difficili da replicare dai grandi gruppi.

Sara ora farei io una domanda: posso fare dei ringraziamenti?
Voglio dedicare questo momento a tutto l’incredibile team di talenti dell’agenzia: a chi c’è stato, a chi c’è e a chi ci sarà. Mi hanno sostenuto, accompagnato e dato fiducia per tutti questi anni.

Senza di loro, oggi, non ci sarebbe questa storia da raccontare.


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Manda il tuo CV : daniela@justpeople.it