Il conto alla rovescia per i Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026 è iniziato, e i primi dettagli sulla cerimonia di apertura iniziano a delineare lo spirito con cui l’Italia accoglierà il mondo: innovazione, eleganza e una forte identità territoriale.
Il 6 febbraio 2026, il “Meazza” di San Siro ospiterà uno spettacolo che si preannuncia unico nella storia delle Olimpiadi. Il titolo scelto è “Armonia”, un concetto che sintetizza l’anima dell’evento: l’equilibrio tra città e montagna, tra tecnologia e natura, tra modernità e tradizione. A guidare la visione artistica c’è Marco Balich, nome che non ha bisogno di presentazioni nel mondo dei grandi eventi live. Dopo aver firmato numerose cerimonie olimpiche, Balich torna “a casa” per costruire uno show che vuole essere non solo spettacolo, ma racconto collettivo. Al centro del campo di San Siro sorgerà una scenografia in movimento, con quattro rampe che si dirameranno simbolicamente verso le montagne, a rappresentare il legame tra i diversi territori coinvolti.

Una cerimonia “diffusa” come i Giochi
Milano-Cortina sarà la prima Olimpiade invernale distribuita su più città, e anche la cerimonia di apertura rifletterà questa scelta. Mentre a Milano si svolgerà l’evento principale, Cortina, Livigno e Predazzo saranno connesse in tempo reale con lo stadio, dando vita a un’apertura multi-luogo senza precedenti. In omaggio a questa struttura “a rete”, i bracieri olimpici saranno due: uno acceso all’Arco della Pace di Milano, l’altro in Piazza Dibona a Cortina. Un gesto che unisce simbolicamente pianura e montagna, capitale e territorio. Anche il protocollo olimpico si adatta all’occasione: per la prima volta, l’Italia avrà quattro portabandiera (due uomini e due donne), invece dei due tradizionali. Un modo per raccontare la pluralità e la parità che questi Giochi vogliono incarnare.
Tra arte, moda e memoria
La cerimonia sarà anche un viaggio nella cultura italiana. Si parla di un omaggio a Giorgio Armani, scomparso di recente, e di un percorso che attraverserà le icone del nostro Paese: da Leonardo da Vinci alla creatività contemporanea, fino alla moda e alla musica. Tra i primi nomi annunciati nel cast, Matilda De Angelis, che avrà un ruolo narrativo centrale.
San Siro, palcoscenico e simbolo
Per San Siro sarà un momento storico. Lo stadio, destinato a essere sostituito nei prossimi anni, vivrà una delle sue ultime grandi serate internazionali. Le tribune saranno trasformate in una scenografia immersiva fatta di luci e proiezioni, con una regia che punta a coinvolgere lo spettatore dentro e fuori dallo stadio.
L’attesa cresce
L’inizio dello show è previsto per le 20:30, con una durata di circa due ore e mezza. I dettagli su ospiti, costumi e performance restano top secret, ma le aspettative sono alte: si stima un’audience globale di oltre due miliardi di spettatori. La cerimonia di apertura sarà il primo grande momento dei Giochi, ma anche un banco di prova per l’Italia intera. Non solo per la macchina organizzativa, ma per la capacità di trasformare un evento sportivo in un racconto corale, dove l’energia dei territori diventa spettacolo, e lo spettacolo diventa identità.