Fino al 16 marzo 2025, la Triennale di Milano ospita una mostra imperdibile che celebra Elio Fiorucci, l’innovatore che ha trasformato il volto della moda italiana e del design.
Elio Fiorucci è stato un innovatore senza tempo, cool hunter e imprenditore rivoluzionario, capace di creare esperienze immersive che univano moda, musica, arte e cultura pop. I suoi iconici concept store non erano semplici negozi, ma spazi dove lo shopping diventava un vero e proprio evento in grado di trasportare le persone in un mondo di colori, suoni e contaminazioni artistiche. Il tutto condito da quell’ironia e inclusività, tratto distintivo del suo stile. La mostra, curata da Fabio Cherstich, è un’esplosione di colori e forme, un bazar di memorie e icone, dove ogni oggetto (oltre 500) è testimonianza della visione di un uomo che ha saputo trasformare l’ordinario in straordinario.
Un itinerario in tre percorsi
L’esposizione racconta la sua storia seguendo tre percorsi.
Il primo è affidato ai ricordi personali: la sua voce registrata da un’amica giornalista negli ultimi anni di vita, offre una chiave intima per interpretare il materiale esposto. “Passa parola, passa parola” è il suo modo di rivelarci come gli incontri nei negozi, nelle discoteche o per strada, fossero sempre al centro del suo metodo creativo.
Il secondo è una raccolta di opere, documenti e materiali d’archivio che rappresenta la forza del suo linguaggio visivo divenuto inconfondibile e che, a partire dagli anni Sessanta, ha rivoluzionato il costume, la moda e la scena dell’arte contemporanea in Italia.
Il terzo è un’immersione nella moda di Fiorucci, con installazioni scenografiche che interpretano l’anima giocosa e narrativa del brand. I suoi concept store, oltre a proporre per la prima volta al pubblico un mix eclettico di abbigliamento, dischi, pubblicazioni e oggetti inediti provenienti da tutto il mondo, sono stati il punto di riferimento per happening e performance oltre che palcoscenici per la musica e l’arte.
Questa esposizione rappresenta molto più di una semplice retrospettiva dell’artista. È un omaggio alla Milano degli anni ’70 e ’80, la città in cui il marchio Fiorucci diventò un vero e proprio fenomeno.
La mostra invita a riflettere sull’eredità di un uomo che ha ridefinito la moda come arte. Elio Fiorucci non era soltanto un designer di moda: è stato un artista, un esploratore di tendenze, e uno spirito libero che ha saputo fondere Milano con il mondo in modi inediti. Con il suo primo concept store, aperto nel 1967 in Piazza San Babila (chiuso nel 2003), con i progetti condivisi con artisti come Andy Warhol e Keith Haring, Fiorucci ha creato un luogo iconico che ha affascinato generazioni di giovani.
In un mondo dominato dai social media e dall’intrattenimento digitale, Fiorucci sarebbe oggi un pioniere nell’offrire una connessione autentica e multisensoriale, capace di rendere ogni evento un’esperienza memorabile e totale: un incontro tra arte e vita, dove ogni partecipante è parte attiva di uno scambio creativo che celebra l’unicità, l’inclusione e l’innovazione.